“L’alunno non ha rispettato distanza di sicurezza”/ Nota prof a scuola indigna social

- Silvana Palazzo

"L'alunno non ha rispettato la distanza di sicurezza", scrive un insegnante in una nota. E questa diventa virale sui social: ondata di indignazione

giornata mondiale degli insegnanti Immagine di repertorio (LaPresse)

Sta facendo discutere sui social la nota di un insegnante. “Si comunica che oggi Niccolò non ha rispettato la distanza di sicurezza quando si è avvicinato ad un compagno per mettere (per gioco) le mani sulle guance“, recita il testo scritto sul quaderno e datato 16 ottobre 2020. L’utente che ha pubblicato il tweet ha spiegato che la foto gli è stata mandata dal fratello via WhatsApp. “Finirà malissimo“, il suo commento in merito alla vicenda capitata al nipote. Per gli altri utenti è difficile credere che quanto denunciato via social sia vero, ma l’autore del post ribadisce: “Non è un fake, garantisce il Perazzetti“. Il dibattito si è quindi infiammato su Twitter, anche se qualcuno ha spiegato di non aver avuto esperienze di questo tipo: “Magari dipende dall’età ma all’asilo non ci sono queste misure e le mie figlie (una alle elementari e l’altra alle medie) non ne stanno risentendo“, ha scritto infatti un utente.

NOTA PROF A SCUOLA INDIGNA SOCIAL…

L’episodio, su cui al momento non ci sono conferme, sarebbe avvenuto ieri in una scuola media, “durante la lezione di educazione fisica“. L’autore del tweet ha spiegato di non poter pubblicare il messaggio ricevuto dal fratello per ragioni di privacy, ma un’altra utente, che fa l’insegnante, ha spiegato che lei si sarebbe limitata a riprendere l’alunno e a ricordargli di rispettare la norma del distanziamento. Una cosa è certa: la mancanza di riferimenti certi può ingenerare situazioni di questo tipo. A farne le spese non solo gli studenti, ma gli stessi professori che si ritrovano spesso a doversi muovere in autonomia, col rischio di risultare troppo rigorosi in alcuni casi o lassisti in altri. Al di là della veridicità o meno di questa vicenda, emerge da questa storia la necessità da parte dei più piccoli di ritrovare quel contatto fisico a cui erano abituati prima e che ora tra regole e norme è diventato così complicato avere.







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