RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FAVA
Il Presidente dell’Inps Gabriele Fava è tornato a parlare dell’importanza dei giovani, e di un loro lavoro ben retribuito, per cercare di garantire la sostenibilità del sistema previdenziale. L’Inps e il ministero dell’Istruzione hanno anche realizzato un poadcast sull’educazione previdenziale che è stato distribuito alle scuole superiori e che potrà essere un’utile base per un’ora di lezione da dedicare all’informazione sulla previdenza. Michaela Camilleri, in un articolo pubblicato sul sito di Itinerari Previdenziali, cerca invece di far chiarezza sui dati relativi all’importo delle pensioni erogate, ricordando che bisognerebbe distinguere tra importo medio della prestazione pensionistica e reddito pensionistico medio per pensionato.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI BOMBARDIERI
Non si tratta di una differenza di poco conto. Infatti, nel primo caso, con riferimento al 2023, si ottengono poco più di 15.140 euro annui lordi, mentre nel secondo otre 21.380. Importante anche spiegare che i pensionati che effettivamente ricevono un reddito pensionistico fino al minimo sono circa 2,2 milioni e non 7,5 milioni. Questo anche per via del fatto che in media ogni pensionato riceve 1,4 prestazioni e non una sola. Ieri, invece, a Napoli, nell’intervento alla manifestazione per lo sciopero generale, il Segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri ha ricordato ironicamente che il Governo ha concesso ben 3 euro di aumento alle pensioni minime e dunque chissà cosa c’è da attendersi nell’annunciata riforma delle pensioni.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.