La diretta odierna di Ore 14 è tornata ad occuparsi della complessa – e per ora non ancora definita nel dettaglio – morte della 53enne Silvia Nowak trovata carbonizzata lo scorso 18 ottobre in quel di Ogliastro Marina: dopo diversi mesi di indagini – infatti – solo nella giornata di ieri il Giudice per l’udienza preliminare ha convalidato (su richiesta della Procura di Vallo della Lucania) l’arresto del compagno 62enne di Silvia Nowak – il tedesco Kai Dausel – attualmente accusato di omicidio aggravato e soppressione di cadavere; ma è bene precisare che le indagini sono ancora in corso.
Per ora l’impianto accusatorio contro Dausel sembra vertere attorno all’idea che Silvia Nowak sia stata ripetutamente colpita con “un corpo contundente tagliente“, poco prima di essere data alle fiamme per far sparire il corpo con l’uomo che immediatamente dopo ha cercato di simulare la sparizione della 53enne: secondo quanto riporta AdnKronos, ad incastrare l’uomo ci sarebbero stati almeno due elementi a partire da una traccia di sangue nella recinzione dell’abitazione della coppia e un audio – il cui contenuto non è stato divulgato – impresso dalle telecamere di sorveglianza; mentre alcune fonti parlano anche dello stesso video che ha filmato l’uomo mente usciva dalla casa in un orario compatibile con la morte della donna.
Il procuratore del caso Silvia Nowak: “In casa non sono stati trovati i 30mila euro in contanti della vittima”
Tornando ad Ore 14, dopo la convalida del fermo del compagno di Silvia Nowak è stato intercettato il procuratore di Vallo della Lucania Antonio Cantarella che ai microfoni Rai ha confermato che “il Gip ha accolto integralmente le nostre richieste” convalidando “il fermo” dell’indagato e disponendo per lui “la misura cautelare [e la] richiesta della custodia in carcere”; mentre incalzato sul presunto movente, il procuratore ha spiegato che “noi stiamo proseguendo negli accertamenti” tenendo da conto anche “altri aspetti che non sono assolutamente di contorno” prima di precisare che “per ora abbiamo cercato di raccogliere quello che era necessario per questa fase”.
Inoltre, lo stesso procuratore che si occupa del caso di Silvia Nowak ha confermato che “dalle dichiarazioni acquisite” è emerso che la vittima “non avesse meno di 30mila euro in contanti” all’interno dell’abitazione “che non sono stati ritrovati”, così come “non è stata trovata neppure la maglietta che indossava Kai quando è stato immortalato” dai video di sorveglianza; mentre soffermandosi sui precedenti dell’uomo, il procuratore ha confermato che lui stesso avrebbe “ammesso di essere stato condannato per un omicidio e di aver scontato 10 anni di carcere in Germania e di essere stato condannato anche per truffa“, citando infine dei “precedenti di polizia che non sono sentenze passate in giudicato sulle quali stiamo facendo ulteriori accertamenti”.