Faccia da bravo ragazzo e tantissimo talento, questi gli ingredienti che formano il personaggio di Alfa, celebre rapper che lo scorso anno è stato anche uno dei cantanti del Festival di Sanremo con la canzone “Vai!”. Durante la sua carriera ha collezionato ben quattro Dischi d’oro e da pochi mesi è uscito il suo ultimo brano intitolato “Il filo rosso”, che ha gareggiato nelle classifiche come Angelina Mango e Olly.
A novembre Alfa è partito da Roma e ha iniziato con il suo nuovo tour. Ma chi è il rapper? Il suo nome è Andrea De Filippi, ha solo 24 anni ed è una vera e propria star anche se ha più volte detto di non avere un buon rapporto con il successo. Infatti, ha detto che lo spaventa e che cerca in tutti i modi di non farsi “intossicare” da traguardi come gli ascolti, le classifiche e i dischi d’oro. A Il Messaggero aveva svelato cosa più lo imtimorisce del successo: “Che possa finire tutto da un momento all’altro. Il sistema ti stritola“.
Alfa, la mal sopportazione per il successo e la critica al pubblico: “Non chiamatemi rapper!”
Alfa è un rapper un po’ in controtendenza. Infatti, non ama molto crogiolarsi nel successo seppure a soli 24 anni ne abbia già ottenuto tantissimo. Una sua grande critica al rap è il collegamento con la moda, ovvero il fatto che ormai le canzoni non si ascoltano più in modo spontaneo ma solo per aderire alla società senza sentirsi diversi e imarginati. “Le case discografiche mettono sotto contratto 800 ragazzini l’anno“, ha dichiarato Alfa sempre a Il Messaggero, “che poi finiscono per impasticcarsi dopo essere stati spremuti, accartocciati e buttati via. Io sono fortunato“.
Il rapper Alfa ama la normalità e non si sente a suo agio nei panni di una star. Addirittura, critica il fatto che sia conosciuto come “rapper” e non come cantautore, ruolo in cui si riconosce maggiormente. Comprende però il perchè di questa scelta da parte del pubblico, dato che quando aveva solo 14 anni faceva le cosiddette battaglie “freestyle” come fanno i rapper, mentre suo padre lo accompagnava addirittura nei centri sociali di Genova dove si esibiva sin da piccolo per “insultare la gente in rima”. A 15 anni, invece, ha aperto un canale YouTube caricando i brani in modo spontaneo, e da lì è partito l’inizio del successo.