Tra i personaggi noti che hanno avuto modo di conoscere la realtà della Comunità San Patrignano ci sono Letizia Petris, che ha partecipato all’ultima edizione del Grande Fratello, e la conduttrice Andrea Delogu. Entrambe hanno una storia particolare, perché i loro genitori si sono incontrati lì per disintossicarsi entrambi dall’eroina. Nel caso di Letizia, i percorsi dei suoi genitori si sono incrociati in comunità e dal loro amore è nata appunto lei, cresciuta nella comunità di recupero per tossicodipendenti oggi al centro della puntata di Le Iene Inside su Italia 1.
Anche i genitori della conduttrice sono due ex tossicodipendenti che vivevano in comunità, ma il padre era anche l’autista e uomo di fiducia del fondatore della comunità, Vincenzo Muccioli. Entrambe sono accomunate dalla difficoltà di dover spiegare cosa hanno vissuto, anche se il ricordo della Comunità San Patrignano resta positivo, ma dover spiegare agli altri la loro esperienza non è stato facile. Di sicuro è stato liberatorio quando, ad esempio, Letizia ne ha parlato al Grande Fratello, mentre la conduttrice ha raccontato la sua esperienza nel suo libro “La collina“, scritto con Andrea Cedola, e nella doc-serie di Netflix “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano“.
LETIZIA PETRIS FIGLIA DI UN AMORE NATO NELLA COMUNITÀ SAN PATRIGNANO
Letizia Petris durante i mesi di “reclusione” nella casa del Grande Fratello ha raccontato la sua storia, i cui dettagli ha poi confessato a Verissimo. Infatti, è cresciuta in una comunità dove i suoi genitori dovevano cercare di “rinascere”, di lasciarsi alle spalle la droga. La madre aveva 17 anni, il padre 25: fu colpo di fulmine. Ma la mamma, essendo appena entrata, aveva davanti a sé un percorso più lungo. Il padre però l’ha aspettata ed è nato un amore «assurdo», come l’ha definito l’ex gieffina, da cui è nata lei. Non solo i suoi genitori sono rinati perché si sono disintossicati, ma si sono anche innamorati e fidanzati.
Letizia ha vissuto la Comunità San Patrignano fino a 15 anni, con la madre che nutriva il timore che potesse commettere i suoi stessi errori. L’incontro con la realtà non è stato facile, infatti ha sofferto di crisi d’ansia e attacchi di panico, perché aveva vissuto in una campagna di vetro. Il padre è morto quando lei aveva 20 anni per una leucemia fulminante, ma ha lavorato fino alla fine in comunità, la madre continua a farlo e lei quando può presta il suo volto per aiutare chi ha contribuito alla sua crescita, una comunità a cui resta profondamente legata.
L’INFANZIA FELICE DI ANDREA DELOGU A SAN PATRIGNANO
Anche Andrea Delogu è riconoscente alla Comunità San Patrignano: figlia di una coppia che era entrata lì per disintossicarsi, è diventata ospite e poi ha lavorato all’interno, creando delle relazioni importanti con le persone che ha conosciuto. Infatti, è cresciuta con quei ragazzi, più piccoli e più grandi di lei. Non era consapevole che fosse una realtà chiusa, perché aveva attorno a sé duemila persone, lo ha scoperto poi, apprendendo però che era più sola fuori che dentro la comunità, proprio per la forza dei legami che si costruiscono.
La conduttrice ha avuto modo di costruire un rapporto sano con i suoi genitori (anche quando poi si sono separati), da cui ha scoperto i loro sbagli, senza che ci fosse un muro a dividerli. Quindi, se è la Delogu è grata a San Patrignano è anche perché ha visto la forza che hanno usato nella comunità per rinascere, ma anche quella per chiedere scusa e crescere.