Proseguono le indagini sulla morte di Brian Thompson, il manager ucciso a New York a colpi di pistola da un killer che poi è scappato in bicicletta. La polizia è sulle tracce dell’assassino e ha diffuso nella serata di ieri alcune immagini, riprese da una telecamera di sicurezza dell’ostello del quartiere Upper west side, nel quale aveva soggiornato prima di uccidere il Ceo. L’uomo appare a volto scoperto anche se con in cappuccio della giacca in testa, e sorridente mentre presumibilmente, come hanno sottolineato alcune fonti investigative all’emittente tv Abc news, stava flirtando con la receptionist della struttura che gli avrebbe chiesto di farsi vedere mentre stava registrando il suo nominativo per il check in.
Successivamente sono state trasmesse anche altre foto, nelle quali si trova seduto all’interno del locale Starbucks vicino al luogo del delitto, oltre ad altri momenti, catturati mentre camminava per strada con lo stesso abbigliamento e con la testa coperta. Saranno però soprattutto le impronte digitali trovate sulla bottiglietta d’acqua ad identificare con precisione l’uomo, insieme agli indizi che verranno scoperti nel telefono cellulare dal quale aveva chiamato qualcuno proprio prima dell’omicidio.
Il killer di Brian Thompson, manager ucciso a New York, potrebbe aver agito per vendetta dopo un danno subito dalla compagnia assicurativa
Il killer di Brian Thompson, il Ceo di UnitedHeathcare ucciso a New York, ha un volto. Le immagini diffuse dal NY police department mostrano un ragazzo con una giacca verde e uno zaino mentre fa il check in in un ostello di Harlem. Gli investigatori stanno ora cercando di rintracciare il suo nascondiglio, dopo aver isolato anche le impronte digitali. Come ha confermato il portavoce del distretto, l’assassino avrebbe lasciato dietro di sè una lunga lista di indizi, un segno che fa presupporre il fatto che non possa trattarsi di un professionista del crimine.
Ora l’analisi è concentrata sul contenuto del telefono, smarrito probabilmente durante la fuga, e sugli ultimi spostamenti, anche precedenti al giorno dell’agguato. Sembra infatti che il killer abbia soggiornato in altri hotel fornendo nominativi falsi in altre strutture della zona. Il particolare che ha fatto poi scattare le principali ipotesi sul movente, è quello delle scritte sui proiettili: “Depose, deny, defend“, tre parole che solitamente vengono usate per denunciare le compagnie assicurative che danneggiano i loro clienti. Questo sembrerebbe confermare che l’assassino potrebbe aver avuto problemi con la società di Thompson, e che a causa di qualche rimborso non ottenuto abbia poi deciso di ucciderlo.