Omicidio Francesca Deidda: da ore, Ris e sub dei Carabinieri a caccia dell’arma del delitto usata per l’assassinio della 42enne scomparsa da San Sperata il 10 maggio 2024 scorso e trovata senza vita in un borsone, il 18 luglio, nelle campagne tra Sinnai e San Vito. Le ricerche, secondo quanto documentato dalla Tgr Sardegna, sarebbero concentrate in una precisa area su indicazione del marito della vittima, Igor Sollai, reo confesso e in carcere da mesi.
Gli investigatori avrebbero setacciato un tratto di mare sotto il ponte che insiste lungo la statate 195, ma finora non avrebbero trovato riscontri al racconto dell’indagato. Quello che gli inquirenti cercano è un martello, verosimilmente utilizzato da Igor Sollai per uccidere la moglie colpendola nel sonno sul divano della loro abitazione.
Omicidio Francesca Deidda, si cerca anche il telefonino della vittima
Igor Sollai è crollato poche settimane fa, dopo aver negato ripetutamente un coinvolgimento nella morte della moglie. Compiuto l’omicidio, secondo l’accusa si sarebbe disfatto del corpo di Francesca Deidda nascondendolo in un borsone per poi abbandonarlo in una zona di campagna e tentare un depistaggio con l’uso del telefono della vittima per rispondere ai messaggi di amici e parenti spacciandosi per lei. Una messinscena sgretolata dal sospetto covato da alcuni colleghi della donna che, ricevuta una strana mail, avrebbero intuito qualcosa di anomalo: non era stata lei a scriverla.
Igor Sollai, autotrasportatore di 43 anni, in sede di confessione avrebbe dichiarato di aver gettato in mare anche il cellulare della donna e non solo il martello che sarebbe l’arma del delitto. Vane, però, le ricerche condotte finora nel tratto indicato dallo stesso indagato.