Il celebre santuario di Rocamadour, in Francia, è stato vittima del furto di uno dei suoi gioielli più preziosi: la mitica spada del cavaliere Orlando, di nome Durandal. Il misfatto sarebbe avvenuto, secondo i primi accertamenti, nella notte tra il 21 e il 22 giugno. “È un bene inestimabile. Per quanto ne so, Durandal è l’unica spada leggendaria che esiste realmente” ha dichiarato Dominique Lenfant, sindaco di Rocamadour, a “20 Minutes”. Ad accorgersi della scomparsa dell’oggetto, la mattina del 22 giugno, è stato padre Florent Millet, direttore del santuario: è stata immediatamente aperta un’indagine dalla gendarmeria locale che, con i servizi del Ministero della Cultura, ha effettuato i primi accertamenti.
Il prezioso tesoro era inaccessibile e fuori dalla portata del pubblico, come spiegano i media francesi: era infatti aroccato a quasi 10 metri di altezza, a un solo metro dal tetto della cappella. Durandal fu piantata nella roccia e incatenata: questa spada era incastonata nella parete rocciosa a una profondità ridotta, molto vicino alla cappella della Madonna Nera. Si tratta quindi di una vera e propria attrazione turistica: secondo le prime indicazioni delle indagini, i ladri “potrebbero aver fatto il percorso di manutenzione della cappella” ha spiegato il sindaco del paese a La Dépêche du Midi.
Scomparsa Durandal: “Non aveva valore economico”
Come sottolinea il direttore del santuario, questa spada era solo una “copia dell’originale”. Ad “Actu Lot”, padre Millet ha aggiunto che Durandal “è stata spostata lì, a 10 metri di altezza, proprio perché era stata rubata più volte; prima era a portata di mano”. Secondo il sacerdote si tratta “solo di un pezzo di lamiera” senza particolare valore monetario. “Durandal ci mancherà. Fa parte di Rocamadour da secoli” ha aggiunto il sindaco Dominique Lenfant, dispiaciuto.
La spada Durandal apparteneva all’imperatore Carlo Magno, che lo ricevette da un angelo, secondo la leggenda. Offerta poi a Orlando, suo nipote, la spada sarebbe stata lanciata in aria per evitare di cadere nelle mani dei musulmani, durante la battaglia di Roncisvalle, nel 778. Sarebbe così finita nella roccia incastrata nell muro di Rocamadour: è presente sul posto da 1246 anni.