Michael Fassbender, il pluripremiato attore tedesco noto per la sua straordinaria interpretazione di Steve Jobs e per essere il marito del premio Oscar Alicia Vikander, veste i panni dell’agente speciale della CIA Brandon Marshall, protagonista di The Agency, la nuova serie tv targata Prime Video, giunta al settimo episodio. Nella serie, Marshall viene richiamato a Londra dopo otto anni di missione sotto copertura in Sudan ed è in attesa di un nuovo incarico.
Accanto a Fassbender, The Agency sfoggia un cast di altissimo livello. Tra i nomi di spicco troviamo Richard Gere, che interpreta l’enigmatico capo della sede londinese della CIA, Jeffrey Wright (Angels in America, Westworld, American Fiction), nel ruolo di Henry, collega e amico di Brandon, Jodie Turner-Smith (Bad Monkey), che interpreta la professoressa Sami Zahir, e Hugh Bonneville (Downton Abbey) nei panni del capo dei servizi segreti britannici.
Il cuore della serie The Agency risiede nei dilemmi personali e morali dei protagonisti. Brandon Marshall deve affrontare la solitudine derivante da un lavoro che, prima di ogni altra cosa, richiede di sacrificare la propria identità. Tornato a Londra, è costretto a interrompere bruscamente ogni legame costruito in Africa, ma fatica anche a ristabilire un rapporto con la sua famiglia, in particolare con la figlia Poppy. Ormai abbastanza grande da comprendere il lavoro del padre, Poppy si ritrova improvvisamente a fare i conti con il ritorno di Brandon nella sua vita, dopo anni di assenza.
La situazione si complica ulteriormente quando Sami, una donna conosciuta durante la missione in Sudan con cui aveva avuto una relazione sentimentale, si presenta a Londra. Secondo le rigide procedure della CIA, Brandon avrebbe dovuto troncare ogni contatto con le persone conosciute sotto copertura, ma decide di violare le regole e incontra Sami in segreto. Tuttavia, anche Sami sembra nascondere qualcosa sui veri motivi che l’hanno spinta a trasferirsi nella capitale inglese.
Per la prima volta in una storia di spionaggio, le vicende internazionali – dalla guerra in Ucraina alle interferenze cinesi in Africa – rimangono sullo sfondo, mentre al centro della narrazione troviamo le vite segrete dei protagonisti e la forza inarrestabile dei sentimenti. La serie offre uno sguardo intimo e realistico su un mondo spesso idealizzato, mostrando le contraddizioni e le difficoltà di chi lavora nell’ombra.
The Agency si distingue per la sua capacità di combinare tematiche personali e politiche in un contesto estremamente attuale. Una serie diversa, piacevole e realistica, che mette in scena con grande credibilità le vite degli agenti segreti, mostrando sia la complessità del loro lavoro sia il peso delle emozioni umane.
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