Sulla scacchiera planetaria la strada di Fiat è tutta in salita, ma se non altro ha un vantaggio: il suo amministratore delegato sa bene qual è la rotta da seguire
Il mercato che più pesa, e più conta per la società italiana, è naturalmente l'Europa. E qui, vista la mal parata tedesca, non resta che la carta francese di Psa. Facile prevedere che Marchionne, grande viaggiatore, lungo il tragitto tra Torino e Detroit farà spesso scalo a Parigi nei prossimi mesi
Il vertice di ieri notte si è concluso lasciando sul campo solo due pretendenti: Fiat e Magna. Cadono lungo la strada i cinesi di Baic e il fondo Ripplewood. C’è una logica, dietro questa germanica follia?
Vi sono diverse ragioni per considerare la candidatura Fiat in vantaggio dal punto di vista economico. Le stesse per le quali è anche in svantaggio dal punto di vista politico nell’acquisizione della casa automobilistica tedesca
Dirittura d’arrivo per la trattativa su Opel: il governo tedesco dovrebbe decidere al più tardi mercoledì. La partita a questo punto si gioca sui posti di lavoro e sulle garanzie chieste allo Stato. L’opinione dell’economista FRANCESCO FORTE
Il governo tedesco ha già intascato la lettera di intenti per la cessione della Opel e Fiat, che ha annunciato anche una offerta per Vauxhall, è più che in pole position per una serie di ragioni, prima fra tutte un piano industriale degno di tale nome
Piazza Affari continua a seguire il caso Fiat con un nervosismo pari all'interesse. Del resto non si hanno ancora tutti gli elementi per capire rotta e approdi del titolo nel medio periodo
Due sono gli interrogativi che si pongono sul suo progetto di SuperFiat. Il primo riguarda la squadra. La seconda perplessità è invece di ordine finanziario
Fiat sta acquisendo un’azienda le cui auto non vengono vendute quasi nemmeno se regalate e ci sono poi altri problemi di natura finanziaria che vanno affrontati. Forse per questo Marchionne vuole a tutti i costi Opel…
L’accordo con Fiat richiede un finanziamento ponte di 7 miliardi di euro. Denaro fresco necessario a Marchionne per costruire il secondo gruppo mondiale in termini di fatturato dopo Toyota
L'effetto Marchionne sembra funzionare anche in Europa. Nulla di paragonabile al via libera di Barack Obama all'operazione Chrysler. Ma, dati i precedenti, erano ben pochi a pensare che i vertici della Germania Federale non chiudessero la porta all'offerta “indecente” in arrivo da Torino per Opel
In un salvataggio di una grande azienda come Chrysler grazie a Fiat è interessante esaminare analogie e differenze col “salvataggio” da poco avvenuto di un’importante azienda italiana, l’Alitalia
Proprio nel pieno di una delle crisi economiche più gravi dell'era moderna Fiat si scopre una superpotenza-tascabile e riesce nell'impresa dell'accordo con Chrysler. FRANCO OPPEDISANO spiega a ilsussidiario.net cosa significa e che non è finita qui...
Il sindacato Uaw ha raggiunto un accordo con Chrysler, Fiat e il governo Usa. Ora da sciogliere rimane il nodo del debito con banche ed hedge funds. Intanto per l’auto si prepara una rivoluzione mondiale. Indispensabile per tutti i produttori, Fiat compresa
Ora Marchionne ha di fronte un interlocutore disarmato che non può far altro che firmare o fallire. A qualsiasi condizione. Forse anche migliori di quelle prospettate finora che erano già ottime
Gli incentivi al mercato dell’auto stabiliti dal Consiglio dei ministri di venerdì vanno nella giusta direzione e sono di ammontare adeguato, collocandosi ad un livello intermedio tra gli analoghi provvedimenti stabiliti dagli altri paesi europei. Ma per Ugo Arrigo la strada per arrivare ai pieni voti deve ancora percorrere molte tappe...
Un provvedimento di incentivo alla rottamazione e all’acquisto congiunto di veicoli a basso impatto ecologico è senz’altro utile e consigliabile e a certe condizioni è anche nell’interesse delle casse pubbliche. VOTA IL SONDAGGIO
A conti fatti, le misure del governo consentirebbero un risparmio di 1.400 euro per ogni automobile da acquistare a cui la Fiat ne aggiungerebbe altrettanti. VOTA IL SONDAGGIO
Se si vuole abbassare la tassazione in un determinato settore questo è certamente un fatto positivo, ma non è comprensibile la differenziazione tra un settore e un altro. VOTA IL SONDAGGIO
Domani è stato convocato a Palazzo Chigi un tavolo sull’auto e la filiera delle quattro ruote resta uno dei settori tecnologicamente più avanzati del Made in Italy