Chi ha ucciso Liliana Resinovich? Sta provando a capirlo Quarto Grado, noto talk di Rete 4 del venerdì sera, che ieri si è soffermato ancora una volta sul giallo della povera donna sparita di casa il 14 dicembre del 2021 e poi ritrovata senza vita a gennaio 2022 in un bosco di Trieste. Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi ha parlato con Gabriella Micheli, grande amica di Liliana Resinovich, che da mesi punta il dito nei confronti di Sebastiano Visentin, il marito di Lily, e le sue contraddizioni. “Ho sempre pensato che Liliana non si è suicidata, è un dato di fatto, ne io ne i famigliari lo abbiamo mai pensato”.
“Adesso siamo arrivati alla cruda verità – aggiunge la donna riferendosi agli esiti della seconda autopsia che farebbero pensare ad una aggressione subita da Liliana Resinovich – ed ho il voltastomaco su tutto ciò che sta succedendo. Mi domando perchè, quando hanno ritrovato il corpo di Lily viene fatto mostrare ai famigliari un foglio A4 sgranato, come dice lo stesso coniuge, viene mostrata solo una parte del volto dove Silvia (Radin, la cugina della vittima ndr), si domandò come mai avesse il sangue. Quello è il preludio della fine”, aggiunge Gabriella riferendosi ai sacchetti.
LILIANA RESINOVICH, GABRIELLA: “LILIANA PRESA A SBERLE E POI…”
“Liliana, per le sberle perde i sensi poi le ficchi un sacchetto in testa ed ha finito, la spegni come un interruttore, Liliana era 40 chilogrammi di persona, non era un donnone come me che avrei reagito”. Sul giorno della sparizione Gabriella aggiunge: “Spiegatemi come Liliana Resinovich possa uscire una mattina con i sacchi della spazzatura per fare gli affari suoi e trovarsi in una bara non zincata ma di cartone per essere bruciata, perchè doveva essere cremata, in un sacco salma, come è possibile? Io questo me lo chiedo e adesso ancora peggio mi sento”.
E ancora: “Lei non ha avuto un alterco, le è arrivata una sberla senza saperlo, lei è stata proprio aggredita, io sono convinta ma è una cosa che mi porto dentro, sono pensieri miei: Liliana Resinovich è salita in macchina con una persona o delle persone che lei conosceva e secondo me tutto è cominciato e tutto è finito nel nostro rione”.
LILIANA RESINOVICH, GABRIELLA: “QUALCUNO CHE LE VOLEVA MOLTO MALE…”
Ma chi avrebbe potuto fare una cosa del genere? “Qualcuno che le voleva molto male e qualcuno che l’ha buttata in quel boschetto come un sacco di immondizia e che l’ha denigrata e umiliata, perchè è anche umiliazione buttarla in una discarica. Devo sempre chiedere a Sebastiano chi gliel’ha detto che quella è una discarica e un pisciatoio, io non sapevo neanche dell’esistenza”.
Gabriella aggiunge: “Vedere una donna, una mia amica, nei sacchi dell’immondizia… Io dico la verità, vorrei che venga presa questa banda dei balordi, che l’ho definita così, una banda di balordi disorganizzati e che venga fatta giustizia per Lily. Lei è stata portata via, poi riportata, tenuta al freddo, congelata, sgelata, poi lavarla, vestirla, cambiarla… una persona sola? Un po’ pochino”.