Liliana Resinovich colpita da una qualcuno, forse uccisa come hanno sempre sostenuto l’amante, Claudio Sterpin, il fratello Sergio e i familiari. È questa l’ipotesi che si fa strada con prepotenza dopo le prime indiscrezioni sui risultati della nuova autopsia affidata all’anatomopatologa Cristina Cattaneo, una perizia che sarà depositata entro il prossimo 15 dicembre (poi se ne potrà conoscere il contenuto integrale) e che odora già di colpo di scena in una vicenda tra le più nebulose delle recenti cronache.
Il primo clamoroso risultato, capace di spazzare via quanto emerso nella precedente indagine (in cui, a fare da traino, fu la pista del suicidio), è stato riportato dal quotidiano Il Piccolo e parlerebbe di segni e lesioni prodotti da terze persone sulla povera Lilly. Uno o più soggetti finora mai identificati che, in sintesi, potrebbero averne causato il decesso. Si allunga così l’ombra dell’omicidio nel giallo di Trieste, in attesa che vengano resi noti tutti i dati dell’esame autoptico disposto dal gip per rispondere a tutti gli interrogativi che la prima inchiesta non era riuscita a risolvere. Liliana Resinovich sarebbe morta per una lenta asfissia, e qualcuno potrebbe averla ammazzata. Questa e altre novità oggi a Quarto grado, con un nuovo focus sul mistero che avvolge la morte della 63enne e che potrebbe essere davvero vicinissimo alla soluzione.
Liliana Resinovich, le parole del marito Sebastiano Visintin
Il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visintin, continua a dire di voler attendere la relazione definitiva della dottoressa Cattaneo per avere un quadro nitido di ciò che è stato scoperto nella seconda autopsia sul corpo della moglie. Si sarebbe detto comunque “sconvolto” dai risultati preliminari diffusi poche ore fa a mezzo stampa e ribadisce il suo contrattacco ai parenti della donna (da sempre convinti che nasconda qualcosa).
“C’è qualcuno che ancora non dice tutta la verità“, ha dichiarato Visintin al quotidiano Il Piccolo ribadendo il suo parere sulle presunte incongruenze e i presunti “non detto” nel racconto del sedicente amante di Lilly, Claudio Sterpin. Intervenuto poche ore fa a Pomeriggio 5, il vedovo ha replicato ancora una volta alle accuse dei parenti della moglie e dello stesso Sterpin, dicendosi del tutto disinteressato a quello che è il loro punto di vista sulla vicenda. “Non voglio parlare di loro o di quello che pensano, aspetto risposte solo dalla Procura. Io non sono sospettato di nulla, non sono indagato. Sono cose che non mi toccano, io e i miei consulenti aspettiamo di sapere cosa contiene la relazione della dottoressa Cattaneo“. Sebastiano Visintin non ha mai escluso del tutto l’ipotesi suicidio, come invece fatto dai parenti della moglie, e si dice sereno in attesa dei risultati finali della nuova perizia: “Parliamo di un’aggressione? Non lo sappiamo. Andrà capito e verificato, vedremo cosa succederà. Quello che dice la famiglia di Liliana non è un mio problema. Non sono qua per ascoltare quello che dicono i parenti, ma per rispondere e dialogare. Se dobbiamo fare un processo, ci troviamo in tribunale“.
Le accuse della cugina di Liliana Resinovich: “Sebastiano ha fatto tutto meno che cercarla”
Durissime le accuse rilanciate dalla famiglia della 63enne, anzitutto della cugina Silvia Radin. Ancora Pomeriggio 5 ha mandato in onda una serie di dichiarazioni al vetriolo che la donna, da sempre convinta della tesi omicidiaria, ha espresso contro il vedovo Sebastiano Visintin. A suo dire, nasconderebbe qualcosa e non sarebbe mai stato collaborativo nel percorso per arrivare alla verità.
“In questi 3 anni ha cambiato versioni, non ha mai parlato di omicidio. Ha sempre detto che si è suicidata. Non aveva nessuna intenzione né di cercarla, quando era scomparsa, né di far niente dopo la sua morte. Ha detto bugie. Quando è fuori dalla televisione, non esiste più neanche Liliana. Aspettava gli inquirenti sul divano, non aveva tempo di girare per la città a cercarla, doveva fare le sue saune, andare in ristorante a mangiare comunque, ha fatto tutto meno che cercare Liliana. Per me non è più un mio parente. Chi ha suggerito il suicidio? Lui. Secondo me, lei è stata pestata come un pugile sul ring“.