Quarto Grado ha ospitato ieri sera nei suoi studi Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, nonchè Sergio, il fratello della vittima. I due si sono confrontati quasi a faccia a faccia per la prima volta dopo tempo, soffermandosi sulle ultime novità in merito al giallo di Trieste derivanti a seguito della seconda autopsia. “Penso che siano più di due anni che non mi incontro con Sebastiano”, ha precisato lo stesso Sergio Resinovich, per poi aggiungere: “Mi fa piacere? Io non ho niente da confrontarmi con lui, sono venuto qui a rispondere ai quesiti, a lui non ho niente da dire”. Sergio non ha mai creduto al suicidio della sorella, come nessuno del resto, e i nuovi segni emersi farebbero pensare ad una aggressione: “Chi l’ha aggredita? Non lo so, io reputo che mia sorella non si è uccisa, è stata suicidata, reputo questo, e adesso vediamo con queste nuove analisi medico scientifico che emerge ciò che pensavo”.
Ma chi potrebbe averla uccisa, un famigliare o un esterno? “Escludo che ci siano tante persone esterne, mia sorella la conoscevo benissimo, lei è uscita, abbiamo le telecamere che la riprendono e poi gira l’angolo e la sparisce. Lei è salita in auto con qualcuno che conosceva altrimenti non sarebbe mai salita e da lì purtroppo è successo quello che è successo”. Ma è possibile che in questi quasi tre anni l’assassino non ha mai fatto un passo falso? “Potrebbe essere, chi sono io per dirlo, purtroppo è così, sto cercando di capire chi possa essere”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO: “SAPEVO DELLE LESIONI”
Ha quindi preso la parola Sebastiano, che ha spiegato: “Già ai primi tempi BAresani mi aveva detto chiaramente che vi fossero queste lesioni sul corpo di Liliana Resinovich anche se non so di quale entità, di conseguenza il mio consulente è stato il primo a dire queste cose, poi il tempo è passato, son passati due anni e ora aspettiamo dalla procura la risposta. Ma chi ha aggredito Liliana Resinovich? E’ un mistero, se lo sapessi ve lo direi subito, non ho il minimo dubbio”. Sergio Resinovich ha ripreso la parola: “Io mi sentivo via messaggi con Liliana e mi rispondeva sempre, ma quella mattina ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto”.
“Ho cominciato a insospettirmi, pensavo ad un incidente a Sebastiano, allora ho rimandato un altro messaggio ma non ho ricevuto risposta ed allora ho chiamato e mi ha risposto Sebastiano dicendomi che Lily non c’era e che aveva lasciato il telefono a casa, avendolo dimenticato. Poi mi ha detto che sarebbe tornata, poi ho richiamato ed ho sentito dei rumori e mi ha detto Sebastiano che era lì con i vicini, me li ha passato e mi ha detto che stavano convincendo Sebastiano a fare una denuncia.
LILIANA RESINOVICH, SERGIO E IL GIORNO DELLA SCOMPARSA
E ancora: “Quindi Sebastiano è andato a fare la denuncia di sera, gli ho chiesto di mandarmi una conferma della stessa perchè non credevo che andasse a fare la denuncia perchè sono diffidente di natura, io son sempre stato diffidente in genere e in questo caso ancor di più, era il marito di mia sorella. Dove si è rotto il rapporto? Ci siamo sentiti spesso in quei giorni ma avevo un lavoro particolare e non avevo tanto tempo. Poi gli ho detto di mettere delle foto segnaletiche e Sebastiano non voleva, gli ho detto che Veronica aveva mandato una email a Chi l’ha visto e si è adombrato”.
Sebastiano ha replicato: “Non è vero perchè io avevo fatto una richiesta a Chi l’ha visto prima di Veronica. Io non mi ricordo di aver parlato con Sergio delle foto”. Il fratello di Liliana Resinovich ha poi precisato: “In ogni caso da quel giorno non ci siamo più parlati, poi tramite mia cugina ci siamo mossi per il funerale e abbiamo scelto insieme la bara. Cosa contesto a lui? Che non ha fatto niente per trovare sua moglie, non era un’amica, una donna che ha lavorato tutta la vita per lui, si è fatto in quattro per lui. Lui non chiede informazioni, non so, mi sembra palese, per me una persona così non è un uomo”. Sebastiano replica: “Lui non sa quello che io ho fatto dopo che Liliana è sparita. Io mi sono subito adoperato e poi i miei vicini di casa non mi hanno detto subito che lei era sparita. Io l’ho detto tantissime volte, sarei scheggiato in procura se lo avessi saputo subito”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO “NON MI SONO SUBITO PREOCCUPATO PERCHE’…”
E ancora: “Io in quel momento non ero preoccupato perchè alle 19 di sera mi vengono a dire di fare la denuncia. Io non lo sapevo che ero scomparsa”, dice Sebastiano “Quando la procura sentirà il bisogno di chiamarmi io risponderò. Ho pensato che lei avesse lasciato i telefoni a casa e se avesse avuto bisogno di chiamarmi si sarebbe fatta prestare il telefono da qualcuno”. Sergio Resinovich ha poi parlato del telefono di Liliana Resinovich e dei messaggi cancellati: “Non so chi li abbia cancellati, dubbi su chi sia stato posso averne. I telefoni sono rimasti a casa parecchio tempo e a casa c’era solo Sebastiano”.
Il fratello si domanda: “Chi può essere entrato? Se qualcuno fosse entrato magari qualcuno lo avrebbe visto a meno che non fosse una persona conosciuta. Sebastiano controllava il suo telefono? Penso che lui la geolocalizzava”. Sebastiano replica: “Io rimango senza parole di fronte a certe cose, che io pedinassi mia moglie, che ascoltassi le sue telefonate. Io e Liliana ci si telefonava spesso, quasi ogni giorno andavamo a bere il caffè con le amiche. Questi messaggi cancellati? Sterpin probabilmente li ha cancellati questi messaggi”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO “NON HO PAURA DI ESSERE ARRESTATO”
Sergio Resinovich si è quindi rivolto a Sebastiano: “Che abbia il coraggio di dire la verità e che abbia una coscienza per il rispetto di mia sorella, ripeto, che dica la verità che è una sola e non tutto ciò che inventa. Io credo che lui sappia la verità, son sicuro che lui sa cosa sia successo quel giorno, non so se fino all’ultimo minuto di vita ma sono convinto di questo”. Sebastiano replica: “Io non c’entro niente con Liliana e sto facendo le stesse cose che fa lui, sto aspettando di avere le risposte. La procura ha tutti gli elementi possibili per riaprire il caso e io sono a disposizione con il sorriso e la serenità di una persona che ha sempre amato per 32 anni, guarda le migliaia di foto che girano in tutto il mondo e questa è una prova d’amore”.
E ancora: “Io la ringrazio per avermi dato 32 anni della sua vita. Io paura di essere arrestato? Assolutamente no, io sono qui dinanzi a milioni di persone con serenità e con la voglia di avere risposte. Io non ho nulla da farmi perdonare, forse non ho saputo di questa storia d’amore con Claudio Sterpin, una grande e profonda amicizia, ma non una storia d’amore, non ci crederò mai, Liliana me l’avrebbe detto, noi avevamo un tipo di rapporto fatto di sincerità”. Il fratello di Liliana Resinovich ha chiosato: “Noi abbiamo sempre cercato la verità senza incolpare nessuno. Non gli stringo la mano, per me non esiste più, lui era il marito di mia sorella e mia sorella non c’è più”.