E’ stata già ribattezza la ragazza fantasma, ed è una giovane di appena 18 anni, che è nata in Italia da genitori cinesi, ma che è stata sempre nascosta dalla madre. La sua vicenda ha fatto il giro del web nelle ultime ore, finendo sulle pagine dei principali quotidiani online, a cominciare da Il Post.
Nessuno aveva praticamente mai visto la ragazza fantasma visto che la madre era stata abile a tenerla nascosta presso dei laboratori tessili illegali dislocati fra il territorio del Veneto e quello della Lombardia. Per ovvie ragioni la giovane non ha mai frequentato una scuola, neanche asili o materne, e nel contempo non è mai stata visitata ufficialmente da un medico, anche se è possibile immaginare che al bisogno la ragazza sia stata curata per vie traverse da qualche conoscente della famiglia.
RAGAZZA FANTASMA A BRESCIA: LA SUA STORIA
Era di fatto un vero e proprio fantasma e di lei non se ne è mai saputo nulla fino a queste ore, quando è emersa una vicenda risalente alla primavera dell’anno scorso. Fu proprio qualche mese fa che i vigili di Brescia trovarono la povera 18enne rinchiusa in uno scantinato che era stato adibito ad una sartoria, un luogo di lavoro tutt’altro che legale.
Fino ad un anno fa la giovane viveva e lavorava con la madre in quel laboratorio, dopo di che non è ben chiaro cosa sia successo, ma è certo che la sua vicenda ha attirato l’interesse di molti, soprattutto per la sua particolarità. E della ragazza fantasma, come precisa Il Post, si sa ancora ben poco, visto che esiste un solo certificato di nascita, quello registrato in Veneto, presso la cittadina di Rovigo.
RAGAZZA FANTASMA A BRESCIA: HA VISSUTO NEI GARAGE E NEGLI SCANTINATI
Il Giornale di Brescia aggiunge inoltre che gli inquirenti, che hanno aperto una vicenda per vederci chiaro, avrebbero ricostruito la famiglia d’origine della 18enne: madre, padre e un fratello. La stessa si sarebbe ad un certo punto divisa, con la giovane che è rimasta appunto con la mamma, mentre fratello e padre sono andati da un’altra parte, molto probabilmente fin dai primi tempi subito dopo la nascita della ragazza fantasma. L’indagine era scattata come detto sopra a seguito del ritrovamento di un laboratorio illegale, di modo da risalire all’identità degli operai presenti, e a comprendere tutte le irregolarità dell’operazione.
Dopo di che avrebbe fatto la comparsa questa giovane “inesistente”, che da Rovigo si sarebbe spostata a Padova insieme alla mamma e quindi nella provincia bresciana. Avrebbero vissuto in questi 18 anni in vari garage ma anche in degli scantinati, dove la madre lavorava portando con se la figlia, e assieme ad altri connazionali, sia donne che uomini, cucendo delle calze in laboratori irregolari gestiti da altri cinesi. La ragazza non parla italiano, come presumibile e non è ben chiaro dove si trovi oggi, così come la mamma.