L’Isis ritiene di aver ispirato ispirato l’attentato di Capodanno a New Orleans, ma non lo reclama. Il gruppo terroristico lo ha precisato in un’analisi che è stata pubblicata sulla rivista online al Naba, in cui si complimenta con l’autore della strage, Shamsud Jabbar. L’uomo, che ha travolto i pedoni alla guida di un camion, è stato “condizionato dal discorso e dalla messaggistica dell’Isis“, che però non reclama questo attentato. Il bollettino tra l’altro sembra prendersi gioco dei media Usa per aver aspettato che l’Isis rivendicasse questo attacco.
Anche se il messaggio non menziona direttamente la vicenda di New Orleans, l’Isis ha parlato di un attentato da parte di un uomo americano con gli occhiali di Meta, un particolare indicato dall’FBI, secondo cui l’attentatore li indossava al momento dell’attacco.
ISIS NON RECLAMA L’ATTENTATO DI NEW ORLEANS
Il mezzo guidato dall’attentatore, un veterano dell’esercito americano di 42 anni, aveva poi una bandiera dell’Isis, inoltre ha lasciato un messaggio agghiacciante per la sua famiglia, annunciando di essersi unito al gruppo terroristico. Elementi che hanno alimentato l’ipotesi che dietro l’attacco ci fosse l’Isis.
Poi però è stato negato un legame attivo tra Jabbar e il gruppo terroristico, ma anche l’FBI ha indicato che è stato ispirato dall’Isis. Non è chiaro quali contenuti online possa aver consumato Jabbar prima dell’attacco, comunque i terroristi realizzano newsletter settimanali come parte di una sofisticata operazione mediatica che tiene in contatto le sue fazioni più lontane.
LA PROPAGANDA CHE ISPIRA GLI ATTENTATI
Comunque, è una mossa insolita questa dello Stato Islamico, secondo Joshua Fisher-Birch del Counter Extremism Project, il quale al Nyt spiega come a differenza del passato, stavolta si è parlato di ispirazione, smentendo una relazione diretta.
Per quanto riguarda, invece, l’enfasi sull’importanza delle persone che traducono e condividono i loro contenuti, è la prova degli sforzi per la propaganda. Infine, non poteva mancare un appello per nuovi attacchi in futuro.