CRIPTOVALUTE, L’ULTIMA MOSSA DI DONALD TRUMP
Donald Trump ha deciso di escludere la Banca centrale americana, la Federal Reserve, e la sua agenzia che gestisce i fondi del bilancio federale, la Federal Deposit Insurance Corporation, dai gruppi di lavoro sulle criptovalute. Il presidente Usa, stando a informazioni raccolte dagli addetti ai lavori, ha firmato un ordine esecutivo per far fuori la Fed dalla futura regolamentazione delle stablecoin. La mossa nasce dalla necessità di risolvere alcune difficoltà bancarie per le società Web3, creare regolamenti più chiari per gli asset digitali e valutare la formazione di una riserva nazionale strategica di asset digitali.
Quindi, è stato creato un gruppo di lavoro sui mercati degli asset digitali il cui compito è quello di trovare il modo di promuovere la leadership Usa nel settore delle criptovalute, oltre a “valutare la creazione di uno stock nazionale strategico di asset digitali“. A svelare il retroscena è Cointelegraph, che cita il tweet di Caitlin Long, fondatrice e CEO di Custodia Bank, secondo cui potrebbe porre fine ai precedenti tentativi di sburocratizzazione del settore delle criptovalute.
“L’ordine esecutivo di Trump sulle criptovalute esclude la Fed e la FDIC dal gruppo di lavoro sugli asset digitali. Entrambi hanno cercato di uccidere l’industria attraverso il debanking e in particolare hanno preso di mira la mia azienda, Custodia Bank. Entrambi appartengono all’esterno“, ha scritto Caitlin Long sui social.
COSA CAMBIA CON L’ORDINE ESECUTIVO DI TRUMP
Dunque, questa mossa è stata accolta con favore dai leader dell’industria delle criptovalute che consideravano queste istituzioni come ostacoli alla crescita del settore. Durante l’amministrazione Biden, a diverse società di criptovalute era stato negato l’accesso ai servizi bancari in quello che alcuni addetti ai lavori avevano descritto come uno sforzo orchestrato soprannominato “Operazione Chokepoint 2.0“. Per Marc Andreessen Horowitz, cofondatore di Andreessen, oltre una trentina di fondatori di tecnologie e criptovalute sono stati “segretamente scagionati” negli ultimi quattro anni.
Secondo Long, il nuovo ordine esecutivo di Trump è importante, perché la prossima legislazione Usa sulle stablecoin non rientrerà nella giurisdizione della banca centrale. “È piuttosto incredibile che la banca centrale degli Stati Uniti sia stata congelata fuori dalla definizione delle politiche sulle stablecoin. Credo che questo significhi che Scott Bessent ne sarà fermamente responsabile“.
Il riferimento è al segretario al Tesoro scelto da Trump, un investitore miliardario e gestore di hedge fund, che in precedenza era stato partner di Soros Fund Management. Bessent dovrebbe adottare un approccio più favorevole alle criptovalute, facilitando potenzialmente una più ampia adozione e integrazione delle stablecoin nel sistema finanziario.