La Federal Reserve, la banca centrale americana, ha comunicato un nuovo taglio dei tassi di interesse. Nel dettaglio, come si legge su IlSole24Ore, si tratta di una riduzione di 25 punti base, una mossa che era ampiamente prevista dagli analisti, alla luce anche dei recenti tagli di interesse della BCE, la banca centrale europea.
Come riferisce il quotidiano finanziario si tratta di una decisione presa a maggioranza del comitato della politica monetaria a stelle e strisce, portando quindi i tassi al 4.25%-4.50, anche se un membro della stessa commissione avrebbe preferito un interesse leggermente superiore. In ogni caso così si è deciso e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha fatto sapere che si è trattato di una scelta difficile ma comunque giusta. Inoltre lo stesso ha parlato dell’avvio di una nuova fase, di conseguenza è molto probabile che questi tagli degli interessi, come precisa ancora il giornale italiano, si riducano significativamente nei prossimi mesi.
FEDERAL RESERVE, LE PREVISIONI RIVISTE
A riguardo viene precisato che il FOMC, appunto il comitato monetario americano, valuterà dimensioni e tempi nei prossimi mesi, a seconda dell’andamento dell’inflazione. Le previsioni mostrano un tasso del 3.75-4% a fine anno 2025, mentre a settembre si preventivava un tasso compreso fra 3,25 e 3,50 punti percentuali, di conseguenza è probabile che nel corso dell’anno che sta per iniziare il taglio sarà in totale di soli 50 punti base e non quindi di 100, esattamente il doppio, come invece si era appunto previsto.
Di conseguenza anche i tassi di interesse del 2026 dovrebbero essere leggermente superiori a quelli in programma, leggasi 3,25-2,50% contro i 2,75-3 comunicati appunto a settembre. Infine, per quanto riguarda l’anno 2027, la proiezione è di tassi del 3-3,25 per cento, e non del 2,75-3. Ritoccato anche il tasso di lungo periodo al 3%, contro la precedente stima del 2,75-3. Si è quindi deciso di rallentare il tasso di decrescita dei tassi, alla luce delle proiezioni macroeconomiche emerse nelle ultime settimane.
FEDERAL RESERVE, COME SARÀ L’INFLAZIONE
La Federal Reserve prevede infatti una inflazione più elevata rispetto alle proiezioni dello scorso mese di settembre, precisamente del 2,5% nel corso del 2025. Nell’anno 2026 dovrebbe calare al 2,1 e quindi portarsi al 2,0 nel successivo anno. Si tratta quindi di indicazioni che nascondo una certa incertezza in merito a quello che accadrà all’economia, non soltanto americana, alla luce anche del fresco insediamento del presidente eletto Donald Trump, che a breve tornerà alla Casa Bianca per governare per i prossimi quattro anni: come opererà il tycoon?
Al momento questa è la risposta della Fed, ma non è da escludere che già nel corso del 2025 le proiezioni possono cambiare, divenendo più ottimistiche. In ogni caso, così come preventivato dall’anno scorso, i tassi di interesse sia americani che europei stanno lentamente ma costantemente calando e ciò non può che essere una buona notizia per tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile.