IGNAZIO MARINO OGGI A ONOREVOLI CONFESSIONI
Ignazio Marino è il nuovo protagonista di “Onorevoli Confessioni“, il programma condotto da Laura Tecce e in onda alle ore 17:15 di oggi, sabato 18 gennaio 2025, su Rai 2. L’ex sindaco di Roma, noto chirurgo e attualmente europarlamentare eletto da indipendente nelle liste di Avs, ha deciso di aprire le porte di casa sua per raccontarsi in maniera inedita, affrontando anche la sua storia personale. Dall’infanzia a Genova alla vocazione per la medicina, nata dopo il primo trapianto di cuore realizzato nel 1967 da Christiaan Barnard.
Ignazio Marino ha così deciso di studiare medicina e di specializzarsi nel trapianto di fegato. Infatti, ha lavorato col pioniere Thomas Starzl, colui che eseguì il primo trapianto di fegato sull’uomo. Negli anni ha costruito una brillante carriera tra i più prestigiosi centri di trapianti per regalare una nuova vita ai suoi pazienti.
Ma Ignazio Marino, che ha poi intrapreso anche una carriera politica, ha maturato vari interessi, come quello per il Kintsugi, un’antica tecnica giapponese, oltre ad avere una passione per la storia dell’arte e la musica, che ascoltava anche durante i trapianti.
IGNAZIO MARINO, IL RITORNO IN POLITICA
In un’intervista dei mesi scorsi, prima delle elezioni europee, Ignazio Marino ha svelato di avere una passione per i fiori, le candele profumate e la musica classica e rock. L’ambiente di casa che preferisce è il salotto, perché è dove ritrova serenità, anche grazie ai libri. Per quanto riguarda la sua giornata tipo, si alza molto presto, fa colazione con una tazza di tè e per un’ora si dedica a se stesso, leggendo e scrivendo i suoi diari. Poi comincia la sua giornata, che finisce solitamente presto, perché a Repubblica ha raccontato di andare a dormire alle 21.
In generale, prima delle elezioni europee, Ignazio Marino viveva tre mesi a Roma e nove negli Stati Uniti, perché è professore emerito all’università Jefferson di Philadelphia, dove è vicepresidente esecutivo. Per quanto riguarda il suo ritorno in politica, non dimentica il trauma per l’ingiusto allontanamento: la vicenda è quella delle cene pagate con la carta di credito del Comune di Roma e la decisione della sua maggioranza di “cacciarlo”.
Dopo quel caso Ignazio Marino era tornato a lavorare in Usa e aveva deciso di non occuparsi più di politica, facendo poi retromarcia quando è sorta l’occasione di candidarsi alle europee. E pensare che fece promettere a una sua amica suora che se gli fosse balenato il pensiero di tornare in politica, avrebbe dovuto acquistare una pistola e sparargli al polpaccio. Per fortuna non è stata di parola.
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