La scomparsa di Mara Favro, avvenuta 10 mesi fa, è un giallo sempre più intricato in cui si addensano ombre su ombre. Non ultime quelle avanzate dalla Procura su due uomini, Vincenzo Milione detto Luca e Cosimo Esposito, rispettivamente datore di lavoro e collega della donna al momento della sparizione. Entrambi attualmente indagati per le ipotesi di omicidio e occultamento di cadavere, hanno fornito versioni contrastanti sulle ultime ore trascorse da Mara Favro nella pizzeria di Chiomonte dove lavorava, ma continuano a dirsi estranei alla sparizione della donna.
Su Vincenzo Milione, in particolare, ai microfoni di Chi l’ha visto? una persona ha mosso sospetti piuttosto pesanti. Chi ha contattato la redazione sostiene che il datore di lavoro di Mara Favro non sia coinvolto nella morte della 50enne, ma abbia partecipato al suo presunto sequestro per indurla in un giro di prostituzione “che lui conosce bene”. Accuse molto gravi a cui Milione ha risposto davanti alle telecamere a stretto giro, respingendole con forza e sostenendo che la sua ex dipendente potrebbe trovarsi all’estero con un passaporto falso.
Mara Favro scomparsa, il fratello: “Perse informazioni importanti nelle prime ore dopo la scomparsa”
Ospite nello studio di Federica Sciarelli, il fratello di Mara Favro, Fabrizio, ha sottolineato l’assenza di tempestività nell’avvio delle indagini sulla scomparsa della donna. A suo dire, si è perso tempo prezioso per acquisire elementi potenzialmente decisivi per risolvere il giallo e, con esso, informazioni importanti reperibili soltanto nella immediatezza della sparizione di sua sorella.
Nessuno ha mai riferito della presenza di telecamere che avrebbero potuto restituire un impulso notevole all’inchiesta con immagini che, forse, potevano aiutare a capire cosa è successo fuori dalla pizzeria quella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024 quando Mara Favro è scomparsa.