Non si è ancora – purtroppo – chiusa l’intricata e complessa vicenda che ha coinvolto Nessy Guerra bloccata da mesi in Egitto in una condizione di costante terrore a causa delle continue minacce da parte dell’ex Tamar Hamouda che era arrivato addirittura al punto da denunciarla al tribunale egiziano per adulterio dopo che la donna aveva cercato di lasciarlo, il tutto al fine di ottenere la patria potestà sul figlio della coppia: un caso – appunto – intricato e che ora si aggrava ulteriormente perché dopo l’arresto dell’uomo lo scorso ottobre, Nessy Guerra in questi giorni ha rivelato che “il mio ex Tamer è stato rilasciato e non si trova più in prigione“.
Da quanto ha ricevuto la notizia, Nessy Guerra racconta in un video inviato a Chi l’ha visto che “ci siamo chiusi in casa e non usciamo più dal terrore“, soprattutto perché poco dopo il rilascio “non è passato neanche tanto tempo (..) che lui ha già ricominciato a tormentarci, mandarci tutta una serie di messaggi, scriverci via mail e anche sui social ed ha anche mandato delle persone a cercarci“, apparentemente offrendo addirittura una ricompensa per chiunque fosse riuscito a scoprire l’ubicazione.
“Io mi chiedo – spiega sempre Nessy Guerra – per quanto tempo ancora dobbiamo stare in una situazione di pericolo del genere nella qualche c’è un soggetto pazzo e pericoloso in giro che ci sta cercando”, ricordando peraltro che non si sarebbe fatto neppure nessuno scrupolo ad “aggredirci più volte anche in mezzo alla strada, tentando di strappare la bambina dal passeggino facendole del male. Chiedo – conclude la 25enne – per favore di aiutarci a tornare a casa e mi auguri veramente che questa storia finisca il prima possibile perché non ce la facciamo più e siamo disperati”.
Cos’è successo a Nessy Guerra: tutto il caso dall’inizio e perché non possono lasciare l’Egitto
Il caso di Nessy Guerra è iniziato – appunto – diversi mesi fa quando la donna nel corso di un viaggio in Egitto con l’ex compagno Tamar avrebbe deciso di lasciarlo: a quel punto l’uomo avrebbe diffuso alcune sue foto intime denunciandola per adulterio e prostituzione con un processo che – fortunatamente – si è concluso con l’archiviazione e l’affido della piccola alla nonna materna; il tutto mentre da Genova è partito un esposto per maltrattamenti e tentata sottrazione di minore che ad ottobre – con un mandato internazionale – aveva portato all’arresto dell’uomo.
Nel frattempo – fermo restando il contestuale rilascio di Tamar di cui parlavamo prima – la procura italiana aveva chiesto l’estradizione dell’ex di Nessy Guerra, ma a causa dell’assenza di una convenzione Italia-Egitto non è mai stata concessa e seppur la figlia della coppia sia affidata alla donna e le sia stato rilasciato un passaporto temporaneo dall’Ambasciata italiana in Egitto; quest’ultima lo starebbe anche trattenendo in via cautelare bloccandone l’espatrio e rendendo entrambe – madre e figlia – prigioniere di una situazione sempre più complessa.