Da un recentissimo sondaggio condotto da SEC Newgate per conto di CSO Italy è emerso che nel corso degli ultimi anni è positivamente cresciuta la propensione all’acquisto – specificatamente in Italia, ma anche nel resto d’Europa – di prodotti dell’ortofrutta biologico con un positivo passo avanti nella consapevolezza della loro importanza per la salute e per l’ambiente, ma che tuttavia non si concilia con una consapevolezza sulle ragioni dietro al prezzo maggiore rispetto alle controparti non bio: il sondaggio sull’ortofrutta biologico è stato presentato proprio oggi in occasione di un convegno che si è tenuto nel milanese Palazzo Pirelli alla presenza – tra gli altri – dell’assessore lombardo all’Agricoltura Alessandro Beduschi.
Prima di arrivare ai dati sull’ortofrutta biologico è importante sottolineare che la ricerca si inserisce all’interno del triennale impegno di CSO Italy per la campagna informativa Made in Nature che si concluderà questo mese e che ha coinvolto aziende come Brio, Canova, Ceradini Group, Conserve Italia, Orogel e Verybio; raggiungendo una platea di più di 13 milioni di consumatori e di 152mila acquirenti ed operatori per diffondere quella necessaria consapevolezza sull’importanza di una scelta che – oltre ad essere biologica – è anche salutare e positiva per l’ambiente.
“Il grande merito del biologico – ha spiegato all’evento milanese presentando i dati della ricerca Paolo Bruni, presidente di CSO Italy – è quello di aver sensibilizzato le coscienze dei consumatori e dei produttori” rendendo evidente quanto sia sempre più importante e necessario escludere “la chimica” dall’equazione produttiva: “Una svolta culturale – conclude Bruni – confermata dai dati emersi dall’indagine“.
Ortofrutta biologico: tutti i dati sulla propensione all’acquisto elaborati da CSO Italy
Nella ricerca sull’ortofrutta biologico – oltre ovviamente all’Italia – sono stati coinvolti anche acquirenti danesi, francesi e tedeschi registrando complessivamente una maggiore propensione alla scelta di questa tipologia di prodotti: a fronte di un 100% di intervistati che dichiarano di acquistare regolarmente frutta e verdura di vario tipo – infatti – sono il 92% degli italiani (e contestualmente il 96% dei tedeschi, il 95% dei danesi e il 94% dei francesi) a sostenere di aver acquistato almeno una volta prodotti biologici, con una crescita del 52% negli ultimi tre anni.
Ancor più interessante è notare che quando si parla di ortofrutta biologico complessivamente il 60% degli intervistati si dichiara maggiormente soddisfatto dall’acquisto rispetto a quando opta per prodotti non bio: nel dettaglio, secondo l’80% di loro si tratta di una scelta più salutare e sana ed un altro 50% ricollega la sua soddisfazione ad una scelta positiva per l’ambiente e la natura; mentre i prodotti più acquistati dagli italiani emergono in particolare i limino, seguiti da mele (prima negli altri tre paesi) e pomodori, dalle arance, dai kiwi e dall’uva.
D’altra parte – e qui veniamo alle note negativa – solamente il 20% dei rispondenti al sondaggio ha dichiarato di acquistare ortofrutta biologico ‘tutte le volte che faccio la spesa’: un dato da interpretare unitamente a quello che ci parla di meno del 50% (esattamente il 48) di italiani che pagherebbero volentieri una maggiorazione del 10% per acquisti bio e che cala addirittura al 21% se la maggiorazione fosse del 20 per cento; contrapposto ad un 28% che non sarebbe disposto a pagare neppure l’1% in più.