Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci, era uno dei più attesi nella giornata di ieri in quel di Milano per la classica Fashion Week, la settimana della moda. Presentando la sua collezione, così come si legge sul sito del Corriere della Sera, De Sarno ha spiegato di aver raccontato di un incontro fra la città e la spiaggia, ma anche tra le persone che amano la vita.
Una collezione che parla quindi di libertà: “Io mi sento libero quando non c’è distanza tra le mie parole e il pensiero – ha aggiunto il capo creativo della nota casa di alta moda di origini italiane – tra le mie azioni e il mio cuore”. Gucci era uno dei grandi nome di ieri a Milano assieme ad Armani, il re indiscusso del fashion mondiale, e la location scelta è stata la Triennale di Milano, a pochi passi dal Parco Sempione e dal Castello Sforzesco, cuore pulsante di Milano, e non solo, per quanto riguarda la cultura e l’arte.
SABATO DE SARNO, DIRETTORE CREATIVO GUCCI: “NON MI PIACE LA MODA CHE SPAVENTA”
“Non mi piace la moda che spaventa, la mia è una moda che accoglie”, ha aggiunto De Sarno, così come riferisce l’agenzia Ansa, per poi spiegare di essere un designer che guarda la vita reale, e a cui piacciono i vestiti “che restano e diventano un tutt’uno con le persone”, non quelli pensati solo per il red carpet. Secondo GQ Sabato De Sarno “è l’uomo del momento”, o meglio, dallo scorso mese di gennaio, da quando ha appunto “preso in mano” la prestigiosa azienda di moda. Ha scelto di mostrarsi in un museo: a Londra aveva optato per la Tate Modern mentre a Milano, come detto sopra, ha puntato sulla Triennale.
“Ogni volta che viaggio, il museo è forse uno dei primi posti che visito – racconta ancora – è il luogo dove mi arricchisco e vedo cose nuove, magari anche che non mi piacciono. Ma ogni volta che vado via c’è sempre qualcosa con me”. De Sarno si è ispirato alle persone come punto di partenza delle sue sfilate, precisando però che “Vorrei che la gente andasse oltre i 18 minuti della sfilata”.
SABATO DE SARNO, DIRETTORE CREATIVO GUCCI: “I CAPPOTTI SONO UN PORTO SICURO”
Ha continuato quindi un percorso che aveva iniziato lo scorso febbraio per la collezione autunno/inverno 2024, un percorso che ora cominciare ad avere ancora più senso, anche perchè come ricorda GQ, alla moda serve tempo, così come alle persone. Ed è una collezione ricca di colori, già visto nelle sfilate precedenti, ma anche di cappotti, che per De Sarno sono “un porto sicuro”, lui che indossa una giacca nera nonostante a Milano non faccia poi così fresco in questi giorni.
A rubare la scena sono in particolare delle camicie originali, caratterizzate da tre taschie sul fronte con delle stampe psichedeliche, una sorta di camicia da bowling. “La mia moda magari non è fatta di grandi statement, ma sicuramente è fatta da tanti dettagli”, aggiunge precisando che questa collezione “è caratterizzata dai volumi”, per poi concludere dicendo: “Voglio vedere te in Gucci, non Gucci su di te”.