FIONA MAY E LARISSA IAPICHINO, LE PAROLE DELLA MAMMA
Fiona May: “Dicono a mia figlia Larissa Iapichino che non è italiana”. Nemmeno la tregua Olimpica ferma il razzismo e a farlo notare è la mamma dell’atleta italiana che nella gara di ieri nel salto in lungo si è classificata quarta, appena dietro al sogno medaglia.
A denunciare i commenti sgradevoli è stata proprio la mamma: “I social su cui qualcuno scrive che Larissa non è italiana, ma come si può? – si domanda Fiona May su Il Corriere della Sera – Il problema è il colore della pelle. Che non dovrebbe appunto essere un problema”.
La figlia d’arte, classe 2002, si è contraddistinta per il suo talento con il titolo di vicecampionessa europea a Roma nel 2024 e indoor a Istanbul l’anno precedente. Larissa detiene il record italiano assoluto indoor con 6.97 metri nonché il primato mondiale Under 20 indoor a 6.91.
FIONA MAY: “MI DICONO CHE NON SONO ITALIANA, MA…”
Fiona May: “Dicono a mia figlia Larissa Iapichino che non è italiana”. Tutta la rabbia della mamma, lunghista due volte argento tra Atlanta 1996 e Sydney 2000, che è tornata a parlare del tema razzismo nello sport italiano.
Fiona spiega come dal suo punto di vista l’Italia sia tornata indietro dato che vent’anni fa non avvertiva tutto questo razzismo. Un’altra cosa che ha voluto sottolineare riguarda i telecronisti che dicono “Larissa, padre italiano e la mamma invece no”, quando Fiona May ha gareggiato in tutte le competizioni con la maglia della Nazionale italiana.
C’è spazio però anche per un aneddoto interessante che riguarda Jury Chechi. Fu proprio lui ha consigliare di smettere con la ginnastica essendo troppo alto, in modo da ripiegare per un altro sport come per esempio l’atletica.
Fiona May non era molto d’accordo, consapevole dei continui confronti e della “raccomandazione” che avrebbe potuto far male alla figlia, ma alla fine si può dire che è stata presa le scelta migliore. E chissà che a Los Angeles 2028 non possa arrivare anche la prima medaglia.