I fringe benefit possono essere riconosciuti ai dipendenti anche intestandogli una carta di debito nominativa da utilizzare per quest’ultimo scopo. Ad ammetterlo è stata l’Agenzia delle Entrate stessa con il recente interpello numero 5 pubblicato mercoledì 15 gennaio 2025.
La carta di debito per i dipendenti che vorrebbero pagare i fringe benefit aziendali, può essere utilizzata soltanto per tale scopo e per sostenere i pagamenti per le prestazioni ammesse dalla Legge (in termini di beni e servizi), oltre che rispettando il limite del tetto di spesa sancito dalla normativa in vigore.
Fringe benefit dipendenti con carta di debito nominativa
L’uso della carta di debito prevista per pagare i fringe benefit dei dipendenti deve soddisfare in modo imprescindibile delle condizioni ad HOC. Ad esempio non è possibile prelevare denaro contante, va utilizzata soltanto dal soggetto a cui è intestata (motivo per cui è nominativa) e non può essere venduta e né ceduta a terze parti.
Tra le altre condizioni previste dall’Ade l’importo della carta di debito in questione dev’essere speso soltanto presso le attività commerciali aderenti al circuito dei servizi e dei beni previsti dal fringe benefit. Per individuare la lista delle aziende che partecipano “all’iniziativa” è sufficiente consultare autonomamente la piattaforma apposita.
Fortunatamente la normativa in vigore ha abolito il vecchio limite di spesa esentasse a 258,23€, alzandolo a mille euro per i dipendenti senza nessun figlio e fino a due mila euro per i dipendenti con figli a loro carico fiscale.
Qualora il tetto massimo venisse superato, allora si provvederà alla formazione del reddito con tanto di imposte da pagare sui servizi e i beni goduti.
Il documento di legittimazione
Secondo l’Agenzia delle Entrate l’utilizzo dei fringe benefit dei dipendenti va utilizzato comprovando un documento tecnicamente detto di “legittimazione“, indistintamente si tratti di un formato digitale oppure cartaceo.
Lo stesso documento – di valore legale – va utilizzato esclusivamente dal beneficiario, non può essere ceduto a terzi e neanche venduto.
Ad ogni lavoratore dipendente verranno fornite le credenziali della piattaforma a cui si appoggia l’azienda per i compensi in natura, così da poter consultare in modo autonomo la lista degli esercenti dove poter acquistare i beni e i servizi a suo favore.