Quella de Il bambino con il pigiama a righe è una storia che ha colpito tutti e che di certo non può lasciare indifferenti. La trama del film racconta di due amici, che con estrema purezza si incontrano nonostante il clima d’odio che li tiene divisi. Anche se l’ambientazione e il contesto storico potrebbero portarci a pensare che si tratti di un fatto realmente accaduto, quella de Il bambino con il pigiama a righe non è una storia vera, ma si tratta di pura finzione.
La trama, infatti, è figlia del romanzo di John Boyne che ha ricevuto tanto successo così da essere stato poi tradotto in ben 32 lingue dal 2006 in poi. Per chi non conoscesse il celebre film de Il bambino con il pigiama a righe, si parla di un ragazzino di nome Bruno, tedesco che vive insieme alla sua famiglia in una casa in campagna in Germania. Qui incontra Shmuel, che invece è in un campo di concentramento che confina proprio con il parco di casa sua. Nonostante l’odio che li circonda, i due ragazzini diventano amici tanto da riuscire poi ad incontrarsi.
Il bambino con il pigiama a righe, com’è nata l’idea dello scrittore John Boyne
Una storia straziante quella de Il bambino con il pigiama a righe , che come abbiamo detto non è ispirata a vicende realmente accadute. O meglio, a quanto si sa non è così, ma non è da escludere che durante quei momenti bui due bambini potessero aver fatto amicizia da dietro una recinzione. Lo scrittore ha raccontato come gli è venuta l’idea dei due bambini come protagonisti del film: “l 27 aprile 2004, ebbi questa immagine nella mia mente di due ragazzini seduti, divisi da un recenti”, ha spiegato, “Sapevo dove si trovava il recinto, sapevo anche cosa rappresentava ognuno dei due bambini, e volevo parlare di loro”.
Avere come protagonisti due bambini, rende di certo il messaggio ancora più profondo: due anime innocenti e inconsapevoli della cattiveria umana che si incontrano e scoprono di essere affini. Un po’ come successe ne La Vita è bella di Roberto Benigni, dove ancora una volta viene resa centrale l’innocenza delle menti più pure. Il bambino con il pigiama a righe è un vero e proprio capolavoro, che porta a riflettere sull’inutilità dell’odio e ci fa pensare alla sofferenza dei più piccoli in quei tristi e distopici momenti della storia.