Paola e Chiara ormai da qualche anno sono tornate alla ribalta con i loro tormentoni. Le due sorelle, intervistate da Il Messaggero, raccontano cosa si nasconda dietro al loro successo, che dopo dieci anni ha ripreso ad illuminare le loro carriere: “La nostra è una musica che ti fa rilassare e vivere un momento bello. Tutti nella vita passiamo dei momenti neri, ecco magari quell’attimo di sollievo che regali è una cosa bella. Aggiungo che in quei balli ci si sente comunità. È bello disegnare le estati degli italiani” rivela Chiara. Nel tormentone di questa estate, “Festa Totale”, si parla di libertà e Paola spiega: “La libertà per noi è stata sempre il valore fondamentale: quelle parole semplici che usiamo racchiudono una riflessione dell’accettazione di sé e degli altri”.
Non sempre Paola e Chiara sono state insieme nel lavoro: per lunghi anni, infatti, il duo non ha fatto musica insieme. Le due si sono separate e hanno portato avanti le loro vite in maniera parallela. Chiara spiega: “Ci vuole cura ad essere sorelle e restare insieme nel lavoro come abbiamo fatto noi. Ci siamo rispettate nei tempi per ritrovare la creatività. Abbiamo trovato un momento giusto per riprendere il sodalizio”.
Paola e Chiara: “Avevamo una relazione simbiotica”
Inizialmente Paola e Chiara vivevano “una relazione simbiotica, eravamo più schematiche e piccole. Tutto semplice”. Poi crescendo le cose sono cambiate e ognuna di loro ha sentito l’esigenza di sviluppare la propria personalità in maniera singola: “Dovevamo evolvere e siamo diventate caleidoscopiche. Per un po’ ci siamo guardate da lontano, rispettando gli spazi dell’altra. In quei dieci anni ci siamo permesse di evolvere e ora siamo più abili a sopportarci”, raccontano al Messaggero.
Le loro carriere sono proseguite anche su altri binari oltre quelli della musica: Chiara, ad esempio, da sempre recita anche. La cantante e attrice spiega al Messaggero: “Nella recitazione esprimo le emozioni che nella vita non ho coraggio di fare emergere con gli altri. È bello entrare nei panni degli altri, ti libera dalle energie. È un po’ come fare terapia”.