GOVERNO (DIMISSIONARIO) SCHOLZ CONVOCA VERTICE D’EMERGENZA SULLA SICUREZZA
Nelle prossime ore si terrà un vertice d’emergenza in Germania con il Governo dimissionario e le autorità di sicurezza per prendere i primi provvedimenti dopo l’attentato avvenuto ieri in Baviera ad Aschaffenburg: 2 morti, di cui uno è un bambino piccolissimo, un rifugiato afghano arrestato e definito “con problemi psichici”, il tutto a meno di un mese dall’altro attentato gravissimo messo a segno da un “lupo solitario” jihadista ai mercatini di Natale di Magdeburgo.
Dopo il crollo del Governo “semaforo” e con le imminenti Elezioni Federali il prossimo 23 febbraio 2025, il Cancelliere socialista Scholz punta a recuperare nei sondaggi che danno in crollo la sua SPD e prova ad affrontare di petto la vicenda terrorismo e immigrazione incontrollata assomigliando sempre più le sue invettive a quelle della destra nazionalista di AdD. Nel vertice con la Ministra dell’Interno Faeser e il capo della polizia criminale BKA, Juergen Peters, il Governo tedesco affronta la “grana” di un ennesimo rifugiato irregolare che aveva trovato ospitalità in un centro per richiedenti asilo della Germania. In risposta alle politiche molto dure con il fronte migranti proposta da Alice Weidel, tanto la CDU di Merz quanto lo stesso Scholz con la SPD non possono esimersi dal considerare proposte concrete che debbano mettere sul tavolo un tema reale, al netto delle opposte ideologie.
L’ATTACCO DI SCHOLZ ALLA ECCESSIVA TOLLERANZA IN GERMANIA COI RIFIGUATI: LE ELEZIONI SI AVVICINANO E LA SPD “INSEGUE” L’AFD
Fa però molta specie vedere il tono e le parole usate da Olaf Scholz nella dichiarazione ufficiale dal Bundestag dopo l’attentato di Aschaffenburg su cui ancora si indaga per capire i motivi dietro all’insano gesto di attaccare con coltello una classe di bambini dentro un parco pubblico. Il Cancelliere socialdemocratico oltre a concedere le consuete e giuste condoglianze alle vittime e alle famiglie ora sotto choc, ritiene l’attacco in Baviera un ignobile atto di terrorismo.
Ma fa anche di più e appena 24 ore dopo la dichiarazione congiunta con Emmanuel Macron all’Eliseo sulla necessità di rispondere in maniera energica agli attacchi di Trump (oltre a ribadire i valori europei “distanti” da quelli dell’America trumpiana), ecco usare toni molto simili al tycoon e alla stessa Weidel della tedeschissima AfD. «Sono stufo di assistere a simili atti di violenza che si verificano qui ogni settimana», attacca Scholz ritenendo l’attentatore afgano, come il lupo solitario dell’ISIS a Magderburgo, persone che sono entrate in Germania «per trovare protezione» e che hanno invece ucciso barbaramente degli innocenti. Scholz la definisce addirittura un «falso senso di tolleranza» che viene esercitato dalla Germania, e che ritiene del tutto fuori luogo, «perché si trovava qui?!»: è però quello stesso Paese con quello stesso Governo che fino all’altro ieri manifestava tutto lo sdegno per le proposte sull’immigrazione della destra tedesca. E invece ora il candidato Cancelliere della socialdemocrazia alle prossime Elezioni Federali 2025 non si discosta molto dal’AfD o dai cristianodemocratici bavaresi che hanno condannato l’orrendo attentato di ieri: «non basta parlare», chiosa Scholz, serve prendere subito decisioni. Il voto si avvicina del resto e il “sentiment” dell’elettorato può valere molto più di un improvviso cambio di posizione rispetto ai temi sociali…