Storie Italiane ha acceso i riflettori su una 13enne di Laterza, in provincia di Taranto, in Puglia, che è stata vittima di bullismo, calci e pugni e il tutto ripreso dagli smartphone. La mamma, intervistata da Storie Italiane, ha raccontato “Il 23 novembre dell’anno scorso, la bimba è uscita di casa attorno alle 19:15, è stata seguita fin da subito da un paio di persone. E’ stata una spedizione punitiva, la ragazza che lò’ha aggredita aveva studiato tutti i dettagli, c’era chi doveva filmare, chi doveva bloccarla, chi doveva indicare il posto preciso dove mia figlia si stava recando”. E ancora. “Mia figlia ha 13 anni e mezzo e chi l’ha seguita la conoscevano, alcune sono coetanee e alcune più grandi e la ragazzina che ha inveito contro di lei è di due anni più grande di lei, quindi 15 anni”.
La mamma della 13enne vittima di bullismo ha continuato: “Quando ho visto quel video è stato pesante, è tutt’ora pesante per me ma soprattutto per lei. Pesante perchè da mamma nessuno mai vorrebbe che suo figlio si trovasse in una situazione del genere, poteva andare molto peggio, poteva pestare la testa… io non sono per niente tranquilla e nemmeno la bimba lo è, viviamo una situazione di ansia e di timore, che si possa ripresentare ciò che è accaduto. Non si reagisce con quella violenza. La bimba fa tanto fatica ad uscire, si è assentata per un po’ da scuola, adesso sta riprendendo ad andare a scuola, stiamo cercando di riprendere in mano la nostra vita ma a tratti non la riconosco non è più quella di un mese e mezzo fa. Penso che gli strascichi ce li porteremo sia io che lei”.
13ENNE BULLIZZATA A TARANTO, L’AVVOCATO: “ABBIAMO INTEGRATO LA DENUNCIA”
Storie Italiane ha intervistato in collegamento anche Anna Leone, avvocato della famiglia della 13enne: “Ho proceduto con una denuncia che i genitori avevano depositato presso la procura, ho integrato la denuncia dopo questo video che dura circa 40 minuti, 40 minuti di aggressione in cui la bimba viene strattonata a terra e in cui la bimba ha rischiato di farsi davvero male visto che è caduta vicina ad un masso”.
“Ci sono stati epiteti di ogni genere, dai più gravissimi, e il tutto era finalizzato a rendere questo video virale, si sono concentrati questi ragazzini per diffondere il più possibile attraverso Facebook e Whatsapp e questo ha provocato un ulteriore danno per la bimba ma anche per la famiglia della 13enne. Sono cambiate le abitudini di tutta la famiglia. Quando ho incontrato il suo papà mi ha detto che non ha mai sfiorato con un dito la figlia e vedere questa violenza inaudita per futili motivi…
13ENNE BULLIZZATA A TARANTO, L’AVVOCATO: “UNA MAMMA E’ INTERVENUTA MA…”
Anna Leone ha aggiunto: “La cosa che mi ha turbata ancora di più è stato l’intervento di un adulto. Questo adulto è intervenuto sul luogo dell’aggressione ma piuttosto che aiutare la 13enne si è voltata di spalle e l’ha lasciata ed è andata via, applaudita dal branco. E’ la cosa che mi ha sconvolto di più, l’intervento di questo adulto che si voltata di spalle e l’ha lasciata lì indifesa, un esempio terribile. Ci sono varie responsabilità di vari soggetti. Era la mamma di un’amichetta della 13enne. La madre si è giustificata dicendo che si è sentita impaurita dal branco, ma se si è spaventata lei immaginiamo quanta paura abbia provato la 13enne, ma dal filmato sembra tutt’altro che impaurita la signora”.
Per Samantha De Grenet i minorenni agiscono così perchè “Sanno di essere impuniti, ma è dilagante il fatto che questi ragazzi non hanno paura di essere impuniti tanto qualsiasi cosa fanno non succede nulla”, ma per il professor Marziale: “Mettiamoci noi genitori al centro, abbiamo paura di rimproverarli, abbiamo paura di salvare una ragazzina”.