Donatella Rettore è pronta a tornare nei panni di maestra nella nuova edizione di “Ora o mai più“, il popolare programma televisivo condotto da Marco Liorni in prima serata su Rai1. La cantante, icona della musica anni ’70 ed ’80, già in passato ha partecipato al talent show portato al successo da Amadeus e ha accetto subito la proposta di tornare nel ruolo di maestra – coach di uno dei concorrenti. Non solo, proprio in questi giorni la cantante è tornata sulla scene musicali con un nuovo album dal titolo “Antidiva Putiferio” in cui ha inserito la hit “Chimica” cantata a Sanremo 2022 con Ditonellapiaga, ma anche il brano “Thelma e Louise” in cui duetta con BigMama. Un album moderno che la cantante ha presentato dalle pagine di spazio50.org rivelando di essere una social – passiva: “i social dovrebbero vietarli fino a 21 anni. Almeno così si vive. Quattro calci a un pallone sono molto più salutari di quaranta like, la vita non va vissuta davanti a un computer o davanti a un telefonino”.
Non solo, parlando del momento storico musicale in cui vive definisce la sua carriera arrivate nella fase pomeridiana, un momento che apprezza particolarmente. “Mi piace il pomeriggio, quando il sole diventa rosso sul mare e sto ad ammirarlo con un bicchiere di vino, il mio uomo e i miei cani al fianco” – ha detto la cantante.
Donatella Rettore e la malattia: “l’eutanasia è una battaglia importante”
Il tempo che passa spaventa Donatella Rettore che, in diverse occasioni, ha parlato apertamente delle sue paure e dei suoi demoni. La cantante, infatti, non nasconde di aver paura della morte come ha confessato dalle pagine del Corriere della Sera: “non avevo paura di niente poi sono cominciati gli attacchi di panico”. Così ha iniziato a fare analisi anche se ogni tanto tornano a farle visita così come la depressione che va e viene. Proprio durante un evento organizzato a Milano da Vanity Fair ha parlato a cuore aperto del suo demone: “vedere che la gente se ne va, che la morte esiste e la vecchiaia è difficile”.
Con il passare degli anni, infatti, Rettore è consapevole che il rischio delle malattie è sempre più alto e per questo motivo si fa portavoce di un importante messaggio: “spero che in Italia si progredisca e si accetti l’eutanasia. È una battaglia importante”.