Libero non ha dubbi: l’Europa non è un posto sicuro per gli ebrei. A dimostrarlo sarebbe il rapporto pubblicato dall’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea che ha analizzato le percezioni dell’antisemitismo da parte della comunità ebraica. Lo studio ha analizzato l’opinione di 8.000 ebrei di età superiore ai 16 anni, con un sondaggio condotto prima dei fatti avvenuti ad ottobre con l’assalto di Hamas in Israele e la controffensiva di questo in Palestina.
L’indagine include però anche informazioni fornite da organizzazioni ebraiche dopo quel giorno e dunque prende in esame i pareri pre e post 7 ottobre. La FRA ha così avuto modo di scoprire che gli ebrei hanno sperimentato più attacchi antisemiti dall’ottobre 2023, con alcune organizzazioni che parlano di un aumento di oltre il 400%. Il 76% degli intervistati almeno una volta ha nascosto di essere ebreo mentre il 34% non ha partecipato a eventi o visitato siti ebraici perché spaventato.
Crescono gli atti di antisemitismo contro gli ebrei: boom in Francia
Come spiegato da Libero, l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea nel proprio sondaggio ha scoperto che il 60% è insoddisfatto della risposta del governo nazionale: inoltre, il massimo senso di insicurezza, è percepito in Francia, dal 74% degli intervistati. Rachel Binhas, sulla rivista Marianne, ha spiegato che dopo il secondo turno delle legislative in Francia, circa duemila ebrei hanno chiesto di lasciare il Paese per andare a vivere in Israele poiché non si sentirebbero più sicuri nel Paese che ha visto trionfare Melenchon alle elezioni.
In Francia, infatti, come spiega ancora Binhas, “secondo un rapporto della Commissione nazionale per i diritti dell’uomo gli atti antisemiti sono aumentati del 284% nel 2024, passando da 436 a 1.676”. Un clima di violenza che non farebbe vivere al sicuro i tanti ebrei che vivono nel Paese d’Oltralpe, che dunque preferirebbero tornare ad Israele, seppur alle prese con una guerra intestina con Gaza e una soluzione da trovare quanto prima.