Gli insetti possono salvare il pianeta e ne è convinto il luminare Franco Berrino, medico ed epidemiologo classe 1944, fra i più stimati in quanto ad alimentazione, nutrizione, stile di vita ma non solo. Attraverso la sua rubrica per il portale Cook del Corriere della Sera, ha ricordato da che e che cosa è composta la terra. Al primo posto troviamo le piante, che rappresentano l’83% della biomassa, quindi i microbi, che sono il 15 per cento, e poi in funghi al 2%.
Gli animali sono invece solo lo 0,33 per cento del totale e la metà è composta da insetti, ragni e crostacei. Giù in fondo in questa piramide troviamo l’uomo, che rappresenta solo una parte piccolissima della biomassa che troviamo sulla Terra, nonché il 2,5 per di quella animale. Nonostante questo peso decisamente poco importante, l’uomo è riuscito a distruggere il pianeta, ha sottolineato l’esperto. A quel punto il noto medico ha ricordato l’importanza degli insetti, fondamentali per l’impollinazione, nonché i vermi, che lavorano la terra.
FRANCO BERRINO GLI INSETTI E I VERMI: “CAMPIONI DELL’EQUILIBRIO ECOLOGICO”
Si tratta di due specie che degradano il materiale organico, ovvero, trasformano tutti gli organismi morti in cibo, ovviamente per i vivi. Ad esempio ci sono più di 200 specie di insetti della famiglia dei saproxilici, che si cibano ogni giorno di legno morto, mentre più di 500 specie di vermi lavorano sostanze organiche per poi creare l’humus, che è il cosiddetto oro nero, da non confondere però con il petrolio.
Il prof li definisce, insieme agli insetti, i “campioni dell’equilibrio ecologico”, ma anche dei veri e propri ingegneri ecologisti. Peccato che l’uomo stia uccidendo entrambi con la sua agricoltura basata su prodotti chimici, così come sta uccidendo gli uccelli ma anche gli insetti entomofagi, quelli che si cibano di altri insetti, che sono fondamentali per eliminare ad esempio i parassiti.
FRANCO BERRINO GLI INSETTI E I VERMI: L’IMPORTANZA DELL’HUMUS
Come detto sopra, i vermi sono fondamentali per la produzione di humus, che come ricorda il prof, contiene in un solo grammo, centinaia di milioni di microbi che si “uniscono” alle radici delle piante e che forniscono al mondo vegetale un apporto naturale caratterizzato da azoto, ormoni per la crescita, e minerali essenziali. Assieme ai microbi ci sono poi i funghi, che sono caratterizzati da filamenti impossibili da vedere all’occhio umano, ma che possono arrivare anche a lunghezze di diversi metri.
L’humus ha anche una funzione molto importante a livello ambientale, visto che senza lo stesso il terreno non riesce a trattenere l’acqua di conseguenza frane e alluvioni sono più frequenti. Ha inoltre la capacità di ridurre l’effetto serra, trasformando l’anidride carbonica in sostanze organiche che poi a loro volta si depositano nel suolo. Oggi, conclude il prof, “gran parte delle terre coltivate sono morte”, di conseguenza non hanno più microbi, ne vermi, ne insetti, e non riuscirebbero più a produrre nulla senza l’aiuto di fertilizzanti artificiali.