Quando sei una First Lady devi badare per forza alla moda, e Melania Trump non può esimersi dall’etichetta, soprattutto dopo l’insediamento di Donal Trump, diventato seconda volta Presidente degli Stati Uniti. La moda è da sempre quel biglietto da visita che racconta più di quello che si pensa, e negli ultimi anni sta assumendo un’importanza sempre maggiore. Ed è così, che oltre alla mera vicenda politica, Melania Trump si trova al centro della discussione per il suo vestito durante il giuramento del marito. La domanda dei più attenti è una sola: chi la vestirà?
Dietro alla questione spunta un retroscena totalmente inaspettato: quando Donald Trump era diventato per la prima volta Presidente degli Stati Uniti, una schiera di stilisti tra cui Zac Posen, Jason Wu, Marc Jacobs e Tom Ford avevano rinunciato a vestire Melania Trump, dicendo che per lei “non avrebbero cucito nemmeno un calzino“. Insomma, una presa di posizione schietta, forse per l’antipatia nei confronti del magnate. A farsi sentire è stata anche la celebre Anna Wintour, la direttrice di Vogue America che ha consigliato di stare alla larga dall’incarico.
Melania Trump, Anna Wintour prende posizione: “In copertina su Vogue solo le donne che sosteniamo”
Nel 2005 ricordiamo Melania Trump nella sua prima e unica copertina su Vogue. Era l’anno in cui si era sposata e indossava uno splendido abito firmato Christian Dior. Poi il buio: nonostante la First Lady sia bellissima, le porte si sono chiuse per lei dato che il marito Donald Trump è considerato “impresentabile“. Questa volta, quindi, contro ogni tradizione potremmo non vedere la donna in copertina su Vogue. A raccontare il perchè è proprio Anna Wintour che alla Cnn ha spiegato l’importanza di prendere una posizione anche quando si va contro alle aspettative dei lettori.
Nonostante la celebre “direttora” del giornale non abbia fatto esplicito riferimento a Melania Trump, si è capito parlasse di lei dopo una sua frase. La Wintour ha infatti detto che chi finisce in copertina sul magazine è chiunque goda della loro stima. “Soprattutto dopo la sconfitta del segretario di stato Clinton nel 2016“, spiega la donna, “riteniamo che le donne debbano avere una posizione di leadership e intendiamo sostenerle“. Ma la bella Melania Trump non merita questo favore, a differenza di quanto successo per Hilary Clinton, Kamala Harris e Michelle Obama.