LA SANTA MESSA DI OGGI 19 GENNAIO 2025 E L’ANGELUS CON PAPA FRANCESCO SU RAI 1
Dopo la celebrazione del Santo Natale e l’inizio del Giubileo della Speranza, torna anche l’appuntamento con la “tradizionale” Santa Messa in diretta tv su Rai 1 nella mattinata della II Domenica del tempo ordinario: per chi fosse impossibilitato a recarsi nella propria parrocchia, la CEI dedica lo spazio del palinsesto RAI per collegarsi con una delle realtà di fede d’Italia, con la lettura del Vangelo, l’ascolto dell’omelia e la partecipazione (da remoto) della comunione eucaristica.
Per la diretta Santa Messa su Rai 1 di questa mattina l’Ufficio delle Comunicazioni della CEI ha scelto la città di Carpi in Emilia Romagna, con il collegamento garantito in diretta tv e video streaming dalla Chiesa di San Nicolò: dalle ore 10.30 sul primo canale RAI e sull’app RaiPlay sarà possibile seguire in diretta live la Santa Messa presieduta dal vescovo di Carpi, monsignor Erio Castellucci, con la concelebrazione del parroco di San Nicolò, padre Celestin Ngalamulume. Ricordiamo che come sempre al termine della Santa Messa, sempre su Rai 1, attorno a mezzogiorno rimane il collegamento con Piazza San Pietro in Vaticano per l’Angelus con Papa Francesco: in attesa dell’intervista questa sera sul canale NOVE da Fabio Fazio, il Santo Padre convalescente da una caduta che gli ha procurato una contusione al braccio lo scorso 16 gennaio 2025, lancerà il suo appello di pace commentando anche il Vangelo di Cana.
LE LETTURE DELLA SANTA MESSA E IL VANGELO SUL PRIMO MIRACOLO DI GESÙ: LA GIOIA (E LA MERAVIGLIA) DI CANA
Nella seconda domenica del Tempo Ordinario dopo la celebrazione del Santo Natale, la Santa Messa di oggi si concentra sul primo vero miracolo di Gesù dopo i “30 anni di vita privata”, come scrive meravigliosamente Charles Peguy: prima dell’omelia dell’arcivescovo Castellucci durante la Santa Messa su Rai 1, la Liturgia della Parola prevede per l’appunto il Vangelo del miracolo di Cana, preceduto da due passi di Isaia e San Paolo. Le letture dedicate alla gioia, alla festa, allo sposalizio di Dio con la sua Sposa Chiesa: la Prima Lettura vede Isaia preconizzare la gioia dello sposo per la propria sposa, ovvero la gioia di Dio con la propria creatura, che poi è l’intera umanità.
Nella Seconda Lettura della Santa Messa su Rai 1 oggi a Carpi si sentirà leggere la lettera di San Paolo ai Corinzi, nel passaggio dello Spirito Santo descritto come «distributore» a ciascuno come vuole il Signore: i miracoli, le guarigioni, la sapienza, la conoscenza, la ricerca della verità, tutte opere sante frutto però di un’unica origine, quel Dio che ama e si dona all’umanità ogni giorno. Infine il Vangelo di San Giovanni sulle nozze di Cana in Galilea: la Madonna presente con il Figlio Gesù chiede all’oste di andare dal Cristo per “risolvere” la problematica del vino finito. In quel «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» detto da Maria si compie il primo miracolo della storia umana di Gesù: trasformare l’acqua in vino ottimo è l’inizio dei segni compiuti dal Cristo, manifestando la sua gloria e al contempo la sua vicinanza all’umano bisogno.
Chi considera il cristianesimo come una fede “piatta” e non “viva” dovrebbe sempre considerare che il primo miracolo raccontato dal Vangelo compiuto da Gesù davanti al mondo non è stata una guarigione né un discorso moralistico: ha trasformato l’acqua in vino, ha compiuto una meraviglia inspiegabile durante una festa di nozze. Il cristianesimo è dono di sé all’altro, è salvezza eterna, ma è prima di tutto un “centuplo” di gioia nel vivere sulla Terra: davanti alle tribolazioni, Gesù con la Madonna indicano in Dio Colui che solo può donare vita e felicità eterna.