COS’È SOCIAL FREEZING, LA CRIOCONSERVAZIONE DEGLI OVOCITI
Tra le donne del mondo dello spettacolo che hanno deciso di sfruttare il social freezing, la crioconservazione degli ovociti, c’è Bianca Balti, che ha deciso di parlarne a Le Iene nell’intervista che ha concesso e che va in onda stasera. Prima di scoprire la malattia, la top model due anni fa si è sottoposta a un ciclo per provare a diventare di nuovo mamma più avanti con l’età. Il social freezing, chiamato così per distinguerlo dal congelamento per ragioni sanitarie, è una procedura che si sta diffondendo in Europa, anche in Italia, oltre che in Usa e Australia, sebbene i dati, in termini di numeri assoluti, restano bassi.
Comunque, le procedure sono cresciute del 25-30 per cento all’anno dal 2016, stando ai dati forniti dalla Società Usa che si occupa di tecnologie di riproduzione assistita e quella europea di riproduzione umana ed embriologia. Si arriva a punte del 46 e 70 per cento per quanto riguarda gli anni 2020 e 2021 in Usa e Australia-Nuova Zelanda.
In questi dati rientrano anche gli ovociti delle donne che hanno chiesto di sottoporsi a tale procedura prima di procedere con la chemioterapia o con altre terapie che hanno un impatto sulla fertilità.
SOCIAL FREEZING, ETÀ DECISIVA PER LE GRAVIDANZE
Le possibilità di diventare mamma dopo il social freezing però, per gli esperti, dipendono comunque dall’età, che è un fattore importante per il congelamento degli ovociti e per provare ad avere una gravidanza, ma comunque resta un’occasione per le donne. Stando a uno studio italiano, curato dal gruppo Genera, in Italia è stato registrato un incremento del 20% circa anno dopo anno del numero delle procedure di social freezing.
Inoltre, ha evidenziato che nelle donne più giovani, under 25, le probabilità cumulative di avere figli sono comprese tra il 70 per cento con 15 ovociti congelati e il 95% con 25 ovociti. Ma la percentuale è buona anche per il congelamento di 8-10 ovociti, visto che stiamo sul 30-45%.
Invece, per chi è oltre i 35 anni, il numero di ovociti che servono per avere una probabilità maggiore di gravidanza è superiore, quindi la procedura diventa più impegnativa, motivo per il quale il consiglio da parte dei centri specializzati alle donne è di provvedere entro i 35-37 anni, così da avere possibilità migliori di successo.