La maggior parte dei democratici chiede grandi cambiamenti: è quanto emerge da un nuovo sondaggio di SSRS polling per CNN, da cui traspare un clima diverso invece tra i repubblicani, visto che la maggioranza di essi ritiene fondamentale il sostegno al presidente eletto Donald Trump, sebbene anche loro siano più propensi a esprimere la loro frustrazione e delusione politica.
I numeri parlano chiaro, soprattutto per i democratici. Il 58% di essi e in generale con orientamento democratico ritiene che servano grandi cambiamenti o che il Partito Democratico vada completamente riformato, rispetto all’appena 34% di coloro che hanno detto lo stesso dopo le elezioni di midterm del 2022.
A prescindere dai partiti, l’umore politico predominante è comunque quello del malcontento. In generale, infatti, gli americani si dichiarano delusi (70%) e frustrati (64%) sull’attuale politica nazionale, quasi la metà esausti. Circa 4 su 10 arrabbiati, con un aumento al 52% tra le donne di orientamento democratico. Solo meno del 20% si dice ottimista, entusiasta, ispirato o orgoglioso. Poco meno della metà degli americani (48%) si dichiara fiducioso che le elezioni presidenziali Usa riflettano la volontà del popolo, ma comunque è una percentuale in aumento rispetto alle percentuali basse degli ultimi tre anni.
SONDAGGIO CNN: “DEMOCRATICI USA CHIEDONO CAMBIAMENTI”
Nel complesso, solo il 33% di tutti gli americani esprime un’opinione favorevole del Partito Democratico: si tratta di un minimo storico nei sondaggi effettuati dalla CNN dal 1992. Un po’ più alto l’indice di gradimento del Partito Repubblicano, visto che è del 36%, ma in crescita rispetto a quattro anni fa, all’indomani dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021, quando era al 32%, in calo invece per i democratici, visto che la percentuale era del 49%.
In generale, la maggior parte degli americani di entrambi gli schieramenti vede i propri partiti più uniti che divisi: secondo il sondaggio della CNN, lo pensa il 79% dei repubblicani e il 64% dei democratici. Eppure, lamentano divisioni interne e richiedono cambiamenti e riforme.
La fedeltà a Trump è centrale per l’identità politica dei repubblicani, visto che alla domanda su chi si fiderebbe di più in caso di disaccordo tra Trump e i leader del Congresso repubblicano, gli elettori repubblicani si schierano col presidente eletto (55%). Il 53% afferma che sostenerlo è una parte molto importante del significato di essere repubblicani per loro, in netto aumento rispetto al 34% registrato nel 2021.