Da Roma a Milano, passando per Torino e Bologna: scontri e scene di guerriglia in diverse città italiane durante i cortei Ramy, in nome del 19enne morto investito da un’auto dei carabinieri al culmine di un inseguimento a Milano. Nel caso della capitale, il corteo, a cui ha preso parte inizialmente anche il fumettista Zerocalcare, non era stato preavvisato alla questura. Quando è giunto in piazza dei Sanniti si è verificata la guerriglia ed è scoppiato il caso tra petardi, lanci di bombe carta e bottiglie di vetro, oltre a fumogeni.
Le immagini circolate sui social e diffuse dai media mostrano l’escalation di tensione durante i cortei Ramy, discorso diverso a Milano dove si può parlare di tensioni, visto che non sono culminate in scontri con la polizia. Ad esempio, nei pressi della sede della prefettura meneghina è stata lanciata della vernice rossa, mentre in un’altra occasione sono stati accesi fumogeni, ma appunto i manifestanti non sono arrivati allo scontro con le forze dell’ordine, a differenze di quanto accaduto appunto a Roma e in altre città italiane.
TENSIONI, SCONTRI E VIOLENZE: LE REAZIONI
Non si è fatto attendere l’interventi dei sindacati che rappresentano i poliziotti, ma come accade sempre in questi casi, le polemiche vengono sempre accompagnate da un rimpallo di responsabilità. Se Rifondazione Comunista ha criticato l’atteggiamento delle forze dell’ordine per le cariche ai manifestanti, il ministro dell’Interno Piantedosi ha condannato invece le violenze dei manifestanti.
Infatti, ha dichiarato che quanto accaduto negli ultimi giorni è l’ennesima prova dell’esistenza di persone organizzate “che strumentalizzano” qualsiasi cosa, anche la tragedia di Ramy, e la loro pericolosità, visto che seminano violenza.
SCONTRI AI CORTEI RAMY, INTERVIENE PIANTEDOSI
Per il ministro Piantedosi, bisognerebbe esserci la cultura di fermarsi allo stop delle forze dell’ordine e di evitare il confronto violento con i rappresentati dello Stato, non solo perché rappresenta “una grave violazione della legge“, ma anche perché si tratta di “un comportamento pericoloso per sé e per gli altri, che mina la sicurezza dei cittadini e la convivenza civile“. Alla luce di tutto ciò, ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine e condannato le violenze.