Un percorso lontano dalla sua attitudine, dalla sua comfort zone; partendo proprio da tali aspetti stupisce dunque ulteriormente l’avventura di Luca Barbareschi a Ballando con le stelle 2024. La sua storia artistica e professionale è però ben più ampia, ‘figlia’ di alcune esperienze di vita anche particolarmente dolorose
. Ospite oggi a Da noi a ruota libera, il regista e attore è stato incalzato da Francesca Fialdini a proposito di una delle fasi più dolorose della sua esistenza: l’abbandono della mamma.
“L’abbandono di mia mamma come una maledizione? No, è una ferita; può essere vissuta anche come un’opportunità perchè un artista forse non sarebbe tale senza queste ferite”. Inizia così Luca Barbareschi dando un’immagine più chiara e nitida delle sue sensazioni e percezioni in riferimento ad un’esperienza di vita che ancora oggi è limpida nella sua memoria. “In un certo senso ringrazio mia mamma, io ho una biblioteca di tanti libri letti e mi sono sempre chiesto perchè continuo a leggere così tanto. Lei quando mi ha lasciato mi regalò il libro ‘100 anni di solitudine’; forse ancora oggi tramite la lettura cerco lei. Quindi, col senno di poi se lei non mi avesse abbandonato forse non avrei fatto quello che ho fatto”.
Luca Barbareschi a Da noi a ruota libera: “Sono ciò che sono anche grazie ai miei genitori…”
Proseguendo nel suo racconto, Luca Barbareschi – sempre a Da noi a ruota libera – ha sottolineato la soddisfazione generale per le varie tappe della sua vita; oggi, con sguardo razionale e maturo, si è detto ben consapevole di come sia riuscito a raggiungere determinati obiettivi di vita. “in questi ultimi vent’anni c’è una cultura del piagnisteo dove sembra ci sia sempre colpa di qualcun altro. Io lavoro da sempre, sono sempre stato autonomo, ho costruito una carriera strepitosa; a chi lo devo? Sia a me che ai miei genitori che qualcosa devono pur avermi lasciato”.