La diretta odierna di Storie Italiane – su Rai 1 con Eleonora Daniele – si è tornata ad occupare del caso di Pierina Paganelli in attesa del più volte rimandato incidente probatorio che dovrebbe far luce su quella che è considerata la prova regina a carico di Louis Dassilva: il riferimento è (ovviamente) al famoso video della Cam 3 della farmacia di via del Ciclamino che proprio la notte nel 3 ottobre del 2023 – ovvero il giorno della morte di Pierina Paganelli – ha inquadrato un uomo dirigersi verso il condominio e che nell’ipotesi della Procura è sempre stato ricollegato all’unico indagato Dassilva.
Complessivamente, l’esperimento giudiziale sul video della farmacia vicino al condominio di Pierina Paganelli dovrebbe tenersi grosso modo a metà febbraio e sciogliere tutti gli eventuali nodi: sul video – infatti – un vicino di casa ha riferito a mezzo stampa (negandolo in tutti gli interrogatori resi agli inquirenti) che sarebbe stato lui a passare in quel punto quella notte e per dissipare ogni dubbio entrambi i soggetti prederanno parte ad un test nel quale dovranno replicare la camminata di quella notte; il tutto da confrontare con un video che quattro giorni prima della morte dell’anziana signora ha inquadrato un altro soggetto che sarebbe – sempre secondo la Procura – il vicino in questione.
I legali della famiglia di Pierina Paganelli: “Dassilva può aver toccato il corpo senza lasciare tracce”
Interessante che nella giornata di oggi si è aperta e tenuta anche l’udienza sull’incidente probatorio relativo alle tracce di DNA recentemente analizzate che ha escluso la presenza di Dassilva sulla scena dell’omicidio di Pierina Paganelli: udienza – rivela Storie Italiane – che è stata rinviata al 6 febbraio e che solo in un secondo momento potrà chiarire perché non ci siano tracce di nessuna delle persone che certamente hanno interagito con il corpo dell’anziana e con la scena.
Intercettati fuori dal tribunale, i legali della famiglia di Pierina Paganelli hanno spiegato che visto che “all’indomani dell’omicidio Dassilva dice di aver interagito con il cadavere” anche l’eventuale presenza di tracce dell’uomo sul corpo “non ci sarebbe stata nessuna rilevanza dal punto di vista probatorio” sottolineando peraltro che “abbiamo la prova che una pluralità di soggetti hanno agito sul corpo e questo prova che ci si può trovare in un luogo del delitto senza lasciare tracce“; mentre sull’ipotesi che potessero esserci eventuali complici sostengono che “al momento non possiamo escluderlo”.