È ancora da chiarire il contorno di quanto accaduto nel primo pomeriggio di oggi – parrebbe attorno alle 15:00 – in quel di Trissino, alle porte di Vicenza, dove dopo una serie di inizialmente lievi esplosioni poi diventate più intense è scoppiato un ampio incendio che ha costretto i locali Vigili del fuoco ad intervenire supportati da un gruppo di Arzignano, un altro di Vicenza ed anche dai volontari di Recoaro Terme: fortunatamente dopo un estenuante lavoro durato più di un’ora sembra che l’incendio di Trissino sia stato contenuto evitando che divorasse anche le vicine aziende; ma d’altra parte è probabile che i Vigili del fuoco dovranno lavorare comunque tutta la notte per ridurre al minimo la temperatura all’interno dello stabile ed evitare che divampi un secondo – e potenzialmente più grave e violento – rogo.
Incendio in un’azienda di Trissino: cos’è successo
Come dicevamo già prima per ore le informazioni che arrivano da Trissino sono ancora abbastanza frammentarie, ma sappiamo per certo che ad anticipare l’incendio ci sarebbero state alcune esplosioni udite da diversi angoli della città: nell’arco di pochi minuti dall’area dell’azienda Mendeleev Srl – sita su via dell’Industria, poco distante dalla provinciale per Valdagno – che si occupa del recupero di batterie elettriche esauste (soprattutto al litio, che spiegherebbe le varie esplosioni) si è alzata una spessa coltre di fumo nero e denso che è stata avvistata da diverse aree della città.
Immediatamente dopo lo scoppio dell’incendio l’azienda di Trissino è stata – ovviamente – evacuata assieme anche a tutte le altre aziende adiacenti ed anche se in un primo momento non erano sopraggiunte notizie di feriti o morti, secondo VicenzaToday sarebbero state coinvolte lievemente almeno due persone: attualmente il sindaco consiglia di tenere chiuse le finestre ed evitare le attività all’aria aperta, mentre procedono le verifiche sulla qualità dell’aria da parte di Arpa Veneto.
Vicenza, esplosione in fabbrica a Trissino pic.twitter.com/Z0v76EmemM
— Marco Di Fonzo (@marcodifonzo) January 16, 2025
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