DONALD TRUMP AVVERTE UCRAINA E NATO
L’Ucraina avrà meno aiuti dagli Usa e l’Europa dovrà pagare il costo della sua difesa se vuole che gli americani restino nella NATO: sono due dei punti cardine della politica di Donald Trump. Il presidente eletto li ha spiegati nel corso di una lunga intervista a Meet the Press, programma politico della NBC. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, ha garantito che sta facendo di tutto per porvi fine, usando toni diversi da quelli della campagna elettorale, quando promise di porre fine al conflitto in 24 ore.
A proposito di Vladimir Putin, ha affermato che non lo ha sentito di recente, ma ha dribblato le domande sui suoi contatti con il presidente della Russia: “Non voglio dire questo. Non voglio dire nulla al riguardo perché non voglio fare nulla che possa ostacolare i negoziati“. D’altra parte, è tornato a ribadire che se fosse stato presidente degli Stati Uniti al posto di Joe Biden, non sarebbero scoppiate né la guerra in Ucraina né quella in Medio Oriente. “È la cosa più stupida che abbia mai visto e non si sarebbe mai dovuto permettere che accadesse. Biden avrebbe dovuto essere in grado di fermarlo“, ha dichiarato il tycoon.
Ma non intende incriminare Biden: quando gli è stato chiesto se nominerà un procuratore speciale per indagare sull’attuale presidente, Trump prima ha cercato di negare questa sua intenzione, poi ha fatto capire di averci ripensato, senza dirlo chiaramente, lasciando all’autorità giudiziaria l’eventuale decisione.
“EUROPA DEVE PAGARE I SUOI CONTI”
In merito alla NATO, Donald Trump ha offerto la sua visione dei rapporti internazionali, che sono soprattutto ‘commerciali’. Infatti, ha segnalato che l’Europa non compra dagli Usa auto o cibo, però gli Usa devono spendere i loro soldi per difenderla. Tutto ciò è inaccettabile per il presidente eletto Usa: “Noi siamo dentro per 350 miliardi di dollari. E l’Europa è dentro per 100 miliardi di dollari. Perché l’Europa non è coinvolta come noi? L’unica cosa che dovrebbe succedere è che l’Europa dovrebbe partecipare per… dovrebbe pareggiare“. Anche su questo ha rimproverato Biden: “Tutto quello che doveva fare, come ho fatto io con la NATO, era dire: ‘Dovete pagare i vostri conti’. Non stavano pagando i conti“.
Da quando è intervenuto lui, l’Europa ha versato 600 miliardi di dollari in più. “Stavamo pagando la NATO. E sapete perché ho ricevuto i soldi? Perché li ho chiesti. Non era così complicato. L’Europa è in difficoltà. E la guerra con la Russia è più importante per l’Europa che per noi. Abbiamo una piccola cosa chiamata oceano tra di noi“, ha aggiunto Trump. Comunque, così gli Stati Uniti possono restare nella NATO, altrimenti usciranno “assolutamente” se gli alleati dovessero smettere di pagare.
DALLE “VENDETTE” ALL’IMMIGRAZIONE: GLI ALTRI TEMI
Per quanto concerne gli altri temi affrontati nell’intervista, Donald Trump ha dichiarato che non licenzierà Jerome Powell, capo della Federal Reserve, ma ha insistito sui dazi. Pur essendosi mostrato duro su Liz Cheney e gli altri parlamentari della commissione parlamentare che lo avevano messo sotto accusa (“Meritano il carcere“), è rimasto ambiguo sulle possibili vendette politiche, dicendo di voler andare avanti e assicurando che non chiederà al capo dell’FBI Kash Patel o alla ministra della Giustizia Pam Bondi di vendicarsi, ma potranno procedere se dovessero trovare elementi penalmente rilevanti.
Una volta tornato alla Casa Bianca, Trump si occuperà anche dell’immigrazione, a partire dall’espulsione dei clandestini, partendo da coloro che hanno commesso reati. Inoltre, ha in mente di mettere in discussione lo ius soli, il diritto alla cittadinanza americana per nascita, che ritiene ridicolo, anche se garantito da un emendamento della Costituzione. Potrebbe aggirarlo con un ordine esecutivo presidenziale, ma al momento non appare possibile dal punto di vista legale. Infine, sull’aborto ha dichiarato di non voler vietare l’uso delle pillole abortive, pur lasciando uno spiraglio per possibili cambiamenti.