Schindlers’ list – La lista di Schindler, film su Rete 4 di Steven Spielberg
Sabato 25 gennaio 2025, andrà in onda, in prima serata su Rete 4, il dramma storico e biografico Schindlers’ list – La lista di Schindler. Il film viene trasmesso in concomitanza con la Giornata della Memoria ed è un documento veritiero sull’Olocausto. Il regista è il grande Steven Spielberg, un personaggio poliedrico che nel 1959 ha iniziato a recitare per poi occuparsi della fotografia, stesura della sceneggiatura e montaggio delle riprese. Nel corso della sua carriera ha ricevuto importanti premi e con Schindler’s list ne ha vinti tre come miglior regista tra cui un Oscar, un Golden Globe e un BAFTA. Le ultime pellicole dirette dal regista sono West Side Story (2021) e The Fabelmans (2022), in cui vi è l’ultima apparizione in video di David Lynch.
Nel cast del film Schindlers’ list – La lista di Schindler troviamo Liam Neeson, che interpreta il protagonista Oskar Schindler, Ben Kingsley, vincitore del premio Oscar come migliore attore nel 1983 per Gandhi, e Ralph Fiennes, molto conosciuto per il ruolo di Voldemort nella saga di Harry Potter.
La trama del film Schindlers’ list – La lista di Schindler
Le vicende di Schindler’s List si svolgono a Cracovia. Siamo nel 1939 e la Seconda Guerra Mondiale è appena agli inizi. La Germania passa all’attacco e invade la Polonia. Gli ebrei vengono allontanati ed emarginati in un ghetto, banditi da qualsiasi attività commerciale. In questo contesto, l’imprenditore tedesco Oskar Schindler (Liam Neeson) apre una fabbrica di pentole e padelle per rifornire l’esercito tedesco e trarre profitto personale.
Per portare a compimento il suo progetto si avvale della collaborazione di Itzhak Stern, un contabile ebreo capace di procurarsi i fondi per mettere in moto la sua attività e di un impiegato con la maestria di ottenere facilitazioni sfruttando le conoscenze del mercato nero. Schindler trascina nell’impresa anche Stern che lo aiuta a reclutare più di mille investitori ebrei e li convince a far parte della Deutsche Emaillewarenfabrik (DEF), salvandoli dal campo di concentramento.
La situazione precipita quando a Cracovia arriva l’ufficiale delle SS Amon Göth, con l’intento di sgomberare il ghetto e trasferire i suoi abitanti al campo di concentramento di Cracovia-Płaszów. La circostanza sfugge di mano e Schindler impotente assiste alla terribile brutalità con cui viene eseguita l’evacuazione. Non può intervenire, ma una cosa può fare: salvare almeno i suoi operai da un crudele destino. In un modo e nell’altro riesce a corrompere Göth e ottiene il permesso di tenere aperta la sua fabbrica, a patto che converta la produzione dalle padelle alle granate e munizioni: in questo modo continua a impiegare nella fabbrica i suoi lavoratori ebrei.
La situazione sembra risolta, invece all’orizzonte si presenta un nuovo problema: con l’avanzata russa le SS per paura che le loro atrocità di guerra vengano scoperte, distruggono ogni prova e gli ultimi ebrei sopravvissuti sono collocati ad Auschwitz. Schindler trasferisce la sua fabbrica a Moravia, acquista i suoi lavoratori, paga lo stipendio a Göth e con Stern redige una lista, la cosiddetta Lista di Schindler. Da questo momento in poi si impegna con tutte le sue forze, investendo fino al suo ultimo centesimo per salvare la vita a quanti più ebrei possibili guadagnandosi la loro gratitudine.