IL BORSINO DEI PARTITI PREMIA IL CENTRODESTRA ANCHE QUANDO CALA: SETTIMANA DI “FRENI” NEI SONDAGGI POLITICI TECNÈ
Se anche quando tutti i partiti del Centrodestra incappano in una settimana di calo generale nei consensi nazionali, i rivali del “campo largo” non riescono ad approfittarne, ecco lì si scorge il “periodo d’oro” di una coalizione di Governo che ancora convince l’elettorato molto più dell’opposizione: a certificarlo in questi ultimi giorni del 2025 sono i sondaggi politici condotti da Tecnè per l’Agenzia DiRE, uno degli appuntamenti tradizionali che “anticipa” la rassegna di intenzioni di voto in arrivo questa sera con Swg per il TgLa7.
Passato in archivio l’immenso “caso Cecilia Sala” – con annessi e connessi rapporti internazionali sull’asse USA-Iran – il Governo Meloni cala lievemente nella fiducia dell’elettorato, non pagando però alcuno “scotto” rispetto ad un “campo largo progressista” che questa settimana vede salire (e di poco) solo Conte e la sigla radical-ambientalista. I sondaggi politici raccolti tra il 23 e il 24 gennaio 2025 per la consueta rassegna “Monitor Italia” di Tecnè vedono fermarsi l’avanzata di FdI, pur ad un netto 29,5% che rappresenta un punto percentuale in più dei medesimi sondaggi di fine dicembre 2024. Il divario con il Pd di Schlein è ancora amplissimo, quasi 7% nonostante il -0,3% raccolto dal partito di Giorgia Meloni questa settimana: per i dem il 23% è un dato ancora scarno, specie visti i sub-movimenti interni che vedono più di una critica al progetto (che non decolla) della Segretaria verso una larga coalizione che imbarchi a bordo contiani e AVS.
IL 46% DEGLI ELETTORI DÀ FIDUCIA ALLA PREMIER, NON AI RIVALI: COSA DICONO LE INTENZIONI DI VOTO SUI LEADER
Al terzo posto, come da tradizione nei sondaggi politici Tecnè di questi ultimi mesi, troviamo Forza Italia con il vicepremier Antonio Tajani, anch’essi comunque in calo dello 0,2% e fermi all’11,3%. Nonostante un flebile +0,1%, il Movimento 5Stelle dopo le famose votazioni “anti-Grillo” e “anti-vincolo mandati” non sembra raccogliere minimamente nuovi consensi, tanto che la Lega di Salvini – pur in calo questa settimana – non si distanzia di molto all’8,5%. A chiudere il borsino dei partiti questa settimana ci pensano poi le liste di Fratoianni e Bonelli (Alleanza Verdi-Sinistra) al 6,1%, oltre ovviamente il terzetto ex Terzo Polo liberale – con Renzi al 2,2% in mezzo a Calenda (2,8%) e PiùEuropa (2%).
Dopo la presenza a Washignton per l’insediamento di Trump, la Premier Giorgia Meloni è “salpata” per l’importante missione strategica in Arabia Saudita dal principe Bin Salman, raccogliendo un vasto pacchetto di accordi da circa 10 miliardi di dollari: ecco che, al netto delle diatribe di politica interna ancora legate al mondo della giustizia (scontro con l’ANM) e della tenuta sociale (sul Ddl Sicurezza), la leadership della Presidente del Consiglio resta molto salda anche per i sondaggi politici espressi sulla specifica fiducia dei leader di partito. Con un nettissimo e amplissimo 46,1% Meloni rappresenta ancora il top in questo inizio 2025, con il suo vice Tajani appena sotto il 39% che resta comunque assai lontano: chi prende 15 punti netti di consenso in meno della Premier è la leader Pd Schlein con il 31,5%, appena un filo meglio del collega-alleato-rivale dei 5Stelle (al 29,5%). Chiudono la lista dei leader in “fiducia” secondo i sondaggi politici Tecnè-DiRE il vicepremier leghista Matteo Salvini nei pressi del 27%, con Emma Bonino al 20% che tiene dietro i vari Calenda, Bonelli, Fratoianni e Renzi.