IL GRUPPO DI ORBAN SI ALLARGA ANCORA E PRENDE IL PARTITO DANESE IN ID: PRESTO “PATRIOTI PER L’EUROPA” POTREBBE SALIRE A 82 SEGGI
Con l’ultimo arrivato, il Partito Popolare danese, il nuovo gruppo fondato da Viktor Orban “Patrioti per l’Europa” ha ora tutti i requisiti ufficiali per poter entrare (e restarvi stabilmente) nel prossimo Parlamento Ue: al contempo, si sta sempre più svuotando l’altro gruppo della destra europea, Identità e Democrazia, che ancora per poche ore può contare sulla presenza del Rassemblement National e della Lega.
Sembra ormai cosa fatta per un accordo nato non certo “improvvisamente” tra Orban, Marine Le Pen, l’FPO austriaco, il movimento dell’ex Premier ceco Babis e appunto il Carroccio di Matteo Salvini: con l’ingresso di Anders Vistisen, unico eletto del Partito Popolare di Danimarca (DF), il conto totale degli attuali seggi di Patriots for Europe sale a 39 totali. Ecco aggiornato qui sotto la divisione dei vari gruppi che hanno aderito nel giro di pochi giorni al progetto di costituire un unico grande gruppo della destra europea contro i diktat dei tre macro-blocchi intenti a riconfermare la Commissione Europea uscente:
– dal gruppo dei Non Iscritti: 10 seggi Fidesz di Orban (Ungheria)
– dal gruppo ID: 6 seggi FPO (Danimarca), 6 PVV (Olanda), 2 Chega (Portogallo), 1 DF (Danimarca)
– da Renew: 7 seggi ANO-Babis (Repubblica Ceca)
– da ECR: 6 seggi Vox (Spagna)
– da PPE: 1 seggio KDNP (Ungheria)
Se però le varie fonti giunte in questi giorni da Bruxelles dovessero essere confermate, sopratutto sui due principali partiti che ancora fondano ID, il conto dei seggi totali per i Patrioti per l’Europa salirebbe fino a 82 europarlamentari pronti a votare contro la maggioranza Von der Leyen alla prima Plenaria del 16 luglio 2024.
ADDIO A IDENTITÀ E DEMOCRAZIA? GLI SCENARI IN UE E COME CAMBIANO I SEGGI IN EUROPARLAMENTO
Con l’ingresso dei 30 di Rassemblement National e gli 8 della Lega di Salvini il gruppo Identità e Democrazia non esisterebbe più (servono almeno 23 seggi di 7 Paesi diversi per poter formare un gruppo in Europarlamento) e così in blocco potrebbe spostarsi tutto sul nuovo partito europeo di Orban. «Saremo lieti di lavorare con i nostri vecchi alleati del gruppo Id e i nostri nuovi amici. Siamo certi che, essendo il terzo gruppo più numeroso, potremo inviare un chiaro segnale agli estremisti federalisti e difendere un’Europa di Stati nazionali», ha spiegato Vistisen su X, ormai ex ID e nuovo membro dei Patrioti.
Lunedì 8 luglio 2024 si terrà la riunione costitutiva di Identità e Democrazia e si dovrebbe arrivare ad una decisione definitiva circa l’immediato futuro sempre più verso i Patrioti: a quel punto appunto gli attuali 43 membri di ID passerebbero con i 39 dei Patrioti divenendo con 82 seggi il terzo partito più grande dell’Europarlamento. Ad oggi infatti guidano i popolari del PPE con 187, seguiti dai 136 di S&D (socialisti), con Patrioti per l’Europa che entrebbero davanti ad ECR (Conservatori di Meloni), con 78 seggi dopo l’ultimo addio di Vox; chiudono Renew con 76. Greens 54, The Left 40 (dopo l’ingresso del M5s), Non Iscritti a 56.
Ad oggi Orban resta l’azionista principale dei Patrioti per l’Europa, ma se dovessero entrare Le Pen ed eventualmente anche il PiS polacco di Morawiecki (che finora ha confermato la sua presenza in ECR), ecco che le carte in tavola per una maxi gruppo della destra europea potrebbe essere il trampolino di lancio per una opposizione ferrea alla maggioranza di Von der Leyen, giocando di intesa con i Conservatori guidati dalla Premier Giorgia Meloni. «stiamo costruendo il gruppo dei Patrioti, che mira a essere il terzo più numeroso di tutto il parlamento: in settimana ci saranno le condizioni per un annuncio ufficiale che cambierà gli equilibri a Bruxelles», così ha spiegato il vicepremier Matteo Salvini a “Libero” confermando il progetto di Orban come molto più ampio di quanto pensato in un primo momento dagli osservatori Ue. Secondo il FT anche Le Pen con il RN sarebbe pronta ad entrarvi, anzi avrebbe fin dall’inizio accettato la “fusione” tra ID e Patrioti ma finora non confermata solo per le Legislative in corso in Francia. Salvini conferma che l’ufficialità si avrà domani con tutti i partiti che entreranno nei Patrioti: «L’obiettivo a cui lavoro da anni è costruire a Bruxelles un nuovo grande gruppo che contrasti lo strapotere di lobbisti, burocrati e banchieri tutti tendenti a sinistra, filo-islamici e filo-cinesi».